venerdì 29 gennaio 2010

e anche questo giorno passa

E anche questo ennesimo appuntamento con il mio ciclo sta passando. Il primo giorno è sempre quello più difficile. Passerà. In attesa di incontrarti.

non di inventare

passa.
finalmente.
come una boccata d'ossigeno in una giornata di primavera.
passa e non ritorna.
cambiano i sogni
rimangono saldi i desideri
giocano i riti frivoli
di chi non crede
di chi non ha voglia di capire
Schiaccia con un piede la testa della tua angoscia
Le tue dita giocano con gocce di sorriso
quando fermandoti in mezzo ad una strada
ti viene addosso l'odore del suo viso
Ridi di una giornata pensata storta
e poi svanita
Prendi dentro di te sussurri di pace assunta
Leggerezza di anima persa
Sentieri creduti persi
e invece ripresi
Passa.
Tutto passa.
Per sentirsi di nuovo libere
di essere
non di inventare.

l'inizio

Pensavo sarebbe stato più semplice, anzi no.
Non pensavo.
non pensavo affatto questo.
non sapevo proprio quello che avrei affrontato per averti piccolo mio.
E anche ora, che non ci sei ancora dentro di me, ma che mi guardi dal cielo, non so quello che mi aspetterà, ma sono sicura che prima o poi ci vedremo.
Perchè di una cosa sono sicura, diventerò una mamma.

Ho iniziato questo maggio a pensare a te. Il 12 maggio 2009 piccolo mio.
Quel giorno, quella sera, Pamela se ne è andata per sempre dalla mia vita per una grave malattia. Pamela era la mia amica di infanzia, io e lei, solo dopo l'ho ricordato, pensavamo che avremmo portato le nostre carrozzine a spasso insieme. Bè in effetti lei poi ha avuto una bambina, e io no piccolo. Ero troppo presa dalla mia vita per fermarmi e notare che mi osservavi, e così sono andata avanti anni, senza pensare. Poi lei se ne è andata. Quella notte mia sorella, tua zia, partiva per l'ospedale perchè la sua prima piccolina stava per nascere. Io sono sicura che Pamela e tua cugina Chiara si sono date il cinque quella notte, per dare un senso a tutto questo.
E quel senso per me, sei tu.
E' da qui che parte la tua storia.

questa è la poesia che dedicavo alla mia amica, erano le 14.26 del 12 maggio 2009, alle 21 se ne è andata per sempre...

via

e poi
e poi raccoglievo immagini da raccontare in futuro
le archiviamo per poi poterle ritoccare
affinchè il cuore
gli occhi
l'anima
potessero un giorno decidere
di riunirsi a raccontare
chi ero
sono
fui
che le foglie morte intorno hanno cancellato il percorso
si fa fatica a camminare
non si ha il tempo di capire
andare
andare
andare

se non fosse che oggi è l'ennesimo, puntuale e bastardo appuntamento con il mio ciclo, ora non sarei qui a bagnare di lacrime la tastiera di questo computer morente, diventando una delle tante donne terrorizzate dallo scorrere del tempo e dall'incalzare dell'orologio biologico.
Proprio quello che non volevo diventare.