domenica 28 febbraio 2010

non ci sei

non ci sei.
ascolto la mia pancia vuota.
e non ci sei.
anche questa volta hai preso un'altra strada e non hai visto la mia mano che disperata ti chiedeva di camminare al mio fianco.
non ci sei e io mi sento vuota.
inutile
e disperata.

martedì 23 febbraio 2010

ho paura.




mi sento così sola ora.

sento il vuoto che mi risucchia. Mi sento colpevole piccolo mio, perchè non ti ho voluto aprire la porta fino ad ora. Ho fatto finta di non sentire che volevi entrare, e ora che me ne sono accorta, ho paura che sia davvero troppo tardi per farti tornare indietro e farti cambiare idea. Ho paura. Ho tanta paura che non verrai più da me.

mi sento sola.
mi sento abbandonata dalle persone a cui voglio bene. Ognuno di noi, è chiuso nel proprio guscio e non c'è modo di entrare. Questo è il mondo oggi, piccolo. Sappilo, perchè non c'è tempo per voler bene agli altri, c'è sempre qualcosa che te lo impedisce. Il lavoro, la carriera, la propria famiglia, la casa, i panni, il gatto, l'immondizia da portare fuori. Tutto, piccolo mio, è pensato e costruito per concentrarsi su stessi. Quindi lo capisco se hai deciso di non scendere giù.

cerco di essere forte, e tu lo sai. A te non devo spiegare niente, come invece devo fare alla maggior parte delle persone tranne che al tuo papà. Ma oggi non va. Oggi proprio non va. Continuano ad arrivarmi solo energie negative e io ho paura che tu ti stia spaventando.

continuo a dire di avere paura.
continuo a dirlo.
ho paura. davvero. ho tanta paura.

mercoledì 17 febbraio 2010

un'amicizia vera, anche se sfumerà nel tempo un giorno, oggi è vera.

...e anche oggi raccolgo qui una lettera. E' per noi due amore mio, per insegnarti che l'amicizia, come la cerco da una vita, esiste. Un giorno ti racconterò di quanto io abbia sofferto e continui a soffrire per i rapporti sbagliati che instauro con le persone, e della mia fame di vita che mi fa sempre sbagliare tutto con gli altri.
Ecco, anche questa lettera d'amore è per te.


Anna cara... come stai? Com'è andata con tuo fratello? Spero ti senta più tranquilla e che possa presto lasciarti alle spalle questo periodo foriero di grandi preoccupazioni. Ti penso spesso in questi giorni e ti raccomando nelle mie preghiere, non solo perché tu possa avere presto il figlio che tanto desideri, ma perché ritrovi la serenità che, in questo momento, stai cercando. Leggo il tuo blog e tra quelle pagine trovo un animo sensibile, un cuore ricolmo di bellissimi sentimenti che non possono che rendere felici e far sentire fortunate le persone che hanno il privilegio di condividere con te la propria giornata. Ed io mi sento tale, dal momento che so di averti accanto nella quotidianità e di poter contare sui tuoi consigli, sul tuo supporto, sulla tua amicizia così preziosa.

Vorrei poter avere una bacchetta magica e far sì che tu ottenga ciò che desideri, perché davvero lo meriti in modo particolare. Ma forse la magia immediata esiste solo nelle fiabe perché nella realtà le magie le compiamo noi, con la nostra forza di volontà, il nostro combattere quotidiano, il rincorrere i nostri sogni... ed è proprio questo lungo ed a volte estenuante cammino a rendere più brillanti i nostri desideri, più vividi i nostri sogni... e infine totalizzante la nostra gioia quando finalmente li avremo realizzati. Anna, amica mia, non so descrivere quello che sento... l'affetto che nutro per te e che mi sembra così strano provare per una persona che non ho mai guardato negli occhi. Le parole non hanno il potere di descrivere appieno quello che sentiamo... sono come un vetro appannato che lascia intravvedere vagamente le forme, ne dà solo un'idea senza svelarne tuttavia i particolari. Spero che tu possa sentire il bene che ti voglio... ti sono vicina con il cuore...

sabato 13 febbraio 2010

...io ci provo.

..io ci provo, per quanto abbia scritto dall'altra parte della mia stanchezza e del mio dolore per chi, come me, sta provando e non ci riesce, per chi ha avuto un aborto, per chi ha appena iniziato questo viaggio. Confrontandomi anche con le altre ragazze, abbiamo capito di aver bisogno di leggerezza nell'affrontare la ricerca. La leggerezza andrebbe adottata cmq sempre, per qualsiasi cosa noi dobbiamo fare, ma in questo caso ancor di più. Devo pensare che sto bene, sono sana, sono un pò vecchietta quello sì, ma nemmeno poi esageratamente decrepita, non ho mai avuto problemi, e voglio un bambino. Quello che è accaduto prima, quello che accadrà dopo, non ha importanza. E' importante questo momento, ma ho bisogno di tutta la positività del mondo. Sto parlando tanto con mia mamma in questi giorni, e non era mai accaduto. Con lei non ho mai parlato di ciclo, rapporti, preservativi: lei è molto riservata da questo punto di vista e io non ho mai voluto metterla in difficoltà. Eppure, è l'unica persona che segue le mie vicende circa l'acchiappo della cicogna, è l'unica che legge i miei occhi davanti ad un bambino, è l'unica che mi sta dicendo cosa devo fare.

Vi avevo detto già che sono la prima di 5 figli. Prima di avere me, passarono 2 anni da quando i miei genitori decisero di avere un bambino. Prendeva anche lei la temperatura basale, conteggiava i giorni fertili e tutto quello che voi conoscete bene, forse 36 anni fa non c'era il computerino Persona, ma insomma... Poi decise di operarsi di appendicite e di nn rimandare più per l'eventuale gravidanza. Tornata a casa ebbero un solo rapporto, anzi lei mi ha detto "sono stata una volta sola con tuo padre" , ve lo riporto per intero, per farvi capire la tenerezza e l'amore di quelle parole, e con "quella sola volta" sono nata io.

Ecco, io ci provo a stare bene. Lo devo fare per me e per mio marito. E poi lo devo fare per voi, per tutte voi donne che in questo momento sentite di non farcela e vi fate prendere dallo sconforto. Io sono ancora a metà del percorso e non so se anche questo mese andrà bene o male, ma ci sarà un altro mese e un altro ancora e un altro ancora. E' troppo presto per arrendersi. Arriverà il momento e se non sarà così avrò/avremo avuto il tempo di maturare questa consapevolezza e ci sarà il modo giusto per affrontare un'altra situazione risolutiva.

Leggerezza.

E con questo voglio aggiornarvi di nuovo sulla mia situazione. Anche questo mi aiuta a sorridere, perchè io devo esternare, non ce la faccio a tenermi tutto dentro! Allora, il calendario DR dice il 14 febbraio ovulazione, e io sono d'accordo a questo punto, regolare come un orologio, l'arrivo delle sorelle rosse è previsto per il 28. Misura della TB di questo mese: come da manuale. Liscia liscia, è diminuita di un grado al giorno dal 1° PM per poi iniziare a salire di un grado al giorno al 7° PM. Ultimi due giorni è scesa. Ieri 36.4°, mi dico che c'è tempo per farla scendere ulteriormente. Stamattina, sorpresa! 36.7° !! Che significa? L'ovuletto sta lì?E ' arrivato o devo aspettarmi ancora un altro balzo secondo voi?

Ieri sera mio marito è tornato e mi dice: "facciamo nevischietto". E chi è nevischietto? - è il nostro bambino!" Avrete saputo che a Roma nevicava ieri : a noi è sembrato un miracolo e in qualche modo ci è sembrato proprio un segnale. Stamattina gli ho sussurrato (dopo aver letto la tb) "mi sa che nevischietto è venuto a trovarci".......

mercoledì 3 febbraio 2010


the beginning



Questo è l'inizio piccolo mio, in questa chiesa io e il tuo papà ci siamo uniti per sempre il 15 dicembre 2007. La mia attesa che ora è riferita a te, due anni fa era per lui.

L'attesa

piove.
impercettibilmente
ascolto
il mio respiro
vaga
la mente
nella luce che si è fatta viva
nel cuore
ascolto
lieve dissenso di foglie
spargersi ovunque a destare sospetto

e poi mi perdo

aspettandoti.

30 novembre 2007

e poi


e poi
e poi raccoglievo immagini da raccontare in futuro
le archiviamo per poi poterle ritoccare
affinchè il cuore
gli occhi
l'anima
potessero un giorno decidere
di riunirsi a raccontare
chi ero
sono
fui
che le foglie morte intorno hanno cancellato il percorso
si fa fatica a camminare
non si ha il tempo di capire
andare
andare
andare

martedì 2 febbraio 2010


oggi, vorrei lasciare questa storia qui piccolo mio, perchè una donna può fare qualsiasi cosa per essere mamma e ora che aspetto di incontrarti so con certezza cosa vuol dire. Lascio qui queste parole e rimango in silenzio.




oggi non so. forse la lettura del blog di anna mi ha fatto ricordare tante cose o forse è solo la febbre che mi da alla testa. io se mi guardo indietro, vedo tutta la mia vita passata alla ricerca di un figlio. ho dedicato ogni attimo, ogni minuto, ogni respiro della mia vita ad immaginarmi mamma. ogni volta che conoscevo un ragazzo, cercavo di immaginarmelo padre dei miei figli. non sono riuscita a godermi altro non ho fatto altro non ho avuto altri obbiettivi la mia infanzia è stata una catastrofe, ne ho passate di cotte e di crude, e ho sempre avuto la neccessità di avere un figlio per dimostrare a me stessa e al mondo, che non tutte le famiglie erano come la mia e che io avrei fatto di meglio. ma non si può vivere cosi. con questa folle convinzione, ho fatto molti errori, molte storie non le ricomincerei mentre non ne finirei altre. forse potendo tornare indietro rifarei altre scelte, o forse ritornerei a commettere gli stessi errori per poi tornare a 32 anni a guardarmi indietro con la rabbia di chi dice "se solo potessi tornare indietro" il mio bambino avrebbe dovuto nascere il 10 maggio 2006 ora avrebbe quasi 4 anni tutti mi dicono che è stato meglio cosi, che il ragazzo con cui l'ho concepito non sarebbe stato l'uomo giusto per me e so che hanno ragione, ma questo non mi aiuta a dimenticare. ero fidanzata da diversi anni e al tempo mi sembrava l'uomo giusto e la scelta di avere un figlio mi sembrava quella giusta, ma anche quella volta non lo è stata. il tumore me l'ha portato via ho letto il risultato di quello stick con l'ansia di chi aspetta il responso di una vita me lo ricordo come se l'avessi letto dieci minuti fa ero da mia mamma in bagno, con lei e il mio compagno che mi aspettavano in cucina. POSITIVO ma non poteva essere.ero senza ciclo da agosto, e gli esami erano sempre stati negativi...come è possibile che improvvisamente il 2 dicembre 2005 il test sia positivo. volevo essere felice ma non ci riuscivo.qualcosa dentro di me me lo impediva. era lui...quel male senza nome e senza storia, che mi ha portato via il mio bambino. il 7 dicembre mi hanno operata d'urgenza. il battito non c'era piu e al posto del feto c'era una massa tumorale maligna grande come un feto di 13 settimane. è grave mi han detto. è una malattia rara non sappiamo il suo decorso, ma le metastasi se partono si dirigono al cercello. dobbiamo fare la paratomia totale per essere sicuri NOOOOOOOOOOOOOOOOO ho gridato con tutte le mie forze, non potevano togliermi la vita cosi.mi avrebbero uccisa. ho pregato i medici di trovare un alternativa, avevo solo 27 anni e non avevo ancora il mio bambino. cosi ho scelto di fare la chemio...6 mesi..3 volte alla settimana. non un sintomo non un effetto collaterale tutti i capelli rimasti dov'erano non un globulo rosso o bianco mancanti all'appello.

"un miracolo" hanno detto. "non è possibile un esito del genere con un bombardamento cosi forte". "lei è davvero una ragazza molto forte" mi hanno detto. ma non era la mia forza, ma la sua. quella del mio bambino il desiderio di diventare mamma è stato talmente forte, che il mio fisico è diventato invincibile.. e sono guarita. ora sono qui a chiedermi cosa sarà di me e di noi la malattia è rara quindi non sanno nulla. potrò avere ancora figli? sarà sana la prossima gravidanza? non lo so e io odio non sapere non mi piace l'ignoto e non mi piacciono le sorprese. io devo sapere contro cosa lotto per poter lottare, devo dare un nome al problema per affrontarlo e ora non posso farlo. mio marito non sa e non capisce. prova a starmi vicino come meglio può ed è un tesoro per questo, ma non era lui il padre e quando mi vede piagere mi abbraccia forte, ma non sa. e ho paura che debba pagare la mia malattia, ho paura di non potergli dare il figlio che tanto vuole ho paura e piango piango e non so

ora che finalmente ho capito tante cose.. ora che finalmente il bimbo che tanto ho desiderato sarà il frutto di un amore assoluto e non della mia ricerca di riscatto. ora che tutto è giusto e perfetto, ora che ogni momento passato con l'uomo che ho sposato, riempie completamente la mia vita, ora che non ho bisogno di altro oltre a lui, ora...è il momento giusto per il suo arrivo

e siamo ad oggi. con i miei dubbi e le mia paure vado avanti ovulazione, pm, po, muco, posizioni, pompelmo, sperminogramma. ho imparato piu cose su di me in questi mesi che in tutta la mia vita. ho scoperto di aver un ciclo di 31 giorni e quindi non ero in ritardo ogni mese, ho scoperto che il muco cambia a seconda del periodo e ho scoperto che anche questa volta dovrò lottare. non è cosi facile rimanere incinta. io pensavo che come la prima volta, bastasse dare il via alle danze et voilà...come per magia, un bel pupetto in arrivo. ne ero sicura, avevo già calcolato la data di nascita e mi stavo organizando con le ferie.. e invece no. sono piombata giù dall'albero come una pera cotta immersa nelle lacrime della mia delusione e nello sconforto di chi non sa cosa le aspetta. ma io sono una guerriera e non mollo lotterò fino alla fine ma un giorno mi sertirò anche io chiamare MAMMA

lunedì 1 febbraio 2010

mi chiedo

non credevo di poter arrivare a piangere così, il giorno in cui si spezzano crudelmente le mie speranze, e invece mi sono trasformata in una di quelle donne ansiose che guardano ad un presente fragile senza chiedersi minimamente come sarà il loro prossimo futuro. In verità non credevo nemmeno di desiderarti così tanto un giorno, eppure sono qui, nell'attesa di vedere realizzato il più grande progetto che la mia vita da architetto mi abbia mai richiesto.
Tesa ad aspettarti, ascolto ogni mio cambiamento, ogni mio sintomo, leggendo segnali insesistenti e flebili.
Questa sono ora.
36 anni.
Eppure i miei occhi ciechi non hanno saputo scorgere la tua luce che, debole, cercava invano di farmi strada.
Temperatura basale, giorni fertili, fasi luteali, ecografie, posizioni, ovulo. Parole inesistenti fino a ieri. "bisogna non pensarci" BISOGNA. ma come si fa ad obbligarsi a non pensarti amore mio, se tutto questo mi trasforma in un pensiero razionale e calcolato pur di averti, ma chi se ne frega poi, se tanto io il tuo papà lo amo e non potrò mai vivere senza, cosa importa di come io ti cerco e quella strada che tu per anni hai cercato di tracciarmi, io, ora sto cercando di percorrerla per incontrarti?