mercoledì 17 marzo 2010

come una farfalla

...silenzioso come il volo di una farfalla...aspetto il tuo arrivo.
Sto cercando di occupare la mia mente e il mio corpo, forse per la prima volta dopo sei mesi, mi sento serena e non ossessionata dalla ricerca di averti qui con noi.
Forse perchè ho compreso quanto non è poi così facile combinare tutti i fattori del destino, o forse perchè ho iniziato a parlare di te in giro, e ora tutto mi sembra più vero.

Continuo a non capire chi sta lasciando che la vita risucchi tutte le nostre energie. Alla nostra età, forse, qualche domanda è giusto farsela, e non mi basta sentirmi dire "non lo so se avremo dei figli perchè i nostri ritmi non ce lo consentono". Non è così che funziona piccolo, sai...Non c'è nulla al mondo che possa giustificare questo pensiero, non c'è nulla al mondo che possa sostituire la vita. non c'è carriera, divertimento, sigarette, vino, lavoro, casa, soldi, affetti, che possano giustificare la scelta consapevole di non metterti al mondo amore mio. Se poi questo dovesse accadere, non sarà per nostra scelta, sai...
E non sarà colpa mia, nè di tuo padre, nè di Dio, nè del destino. Tu esisti, comunque, esisti perchè io ti ho già creato nel mio cuore, ancor prima della tua creazione fisica. Esisti perchè tuo padre ti ha pensato, prima ancora di incontrare me, forse prima di me. Esisti comunque amore mio, ovunque tu sia ora. C'è un momento in un uomo in cui è necessario porsi delle domande, e quel momento sei tu. Ora.

Mi sono trasformata in quello che non pensavo di diventare.
Tra quasi un mese avrò 36 anni. Sono una donna che ricorda ancora come fosse oggi, il primo giorno delle mestruazioni. Quel giorno eri già nato. E poi io ti ho dimenticato, nascondendo parole e pensieri, come fossero reati. Oggi no. Oggi affronto esami invasivi e analisi di dosaggi ormonali. Misuro temperatura basale e faccio stick di ovulazione. L'orologio biologico incalza alla mia età, direbbe qualcuno. io invece dico solo che ho avuto bisogno di sentirti mio, perchè ora, la mia vita senza di te mi sembra assurda. Ancora non ci sei e già mi chiedo come ho fatto tutto questo tempo senza di te.
solo questo.

E' facile.

lunedì 1 marzo 2010

sono qui.


...in questo momento le mie gambe non reggono la paura di non poterti avere.
Di nuovo quell'odore di ospedale, quei sorrisi sterili, senza pietà, di dottori ansiosi solo di ricevere quei soldi che tanto potenti fanno le loro sedie di potere.
Ed io, e noi, rimaniamo assenti ad aspettare che tu, piccolo, ti decida a stare con noi.
Dosaggi ormonali.
Prenderò i risultati tra tre giorni. Chissà che non sia colpa del mio corpo se tu non riesci ad aprire la nostra porta. Alla fine c'è la tua mamma. Accendi la candela della speranza e in fondo al tunnel vedrai me, la tua mamma. Sono qui.