domenica 6 giugno 2010

ORE 16.54 del 6 giugno 2010-06-06

grazie...grazie...siete delle donne meravigliose e a me dispiace tanto attirare così l'attenzione. Ci sono state donne che hanno avuto traumi più grandi qua dentro, che hanno perso il loro bambino in età gestazionale più avanzata, e sono rimaste in silenzio, non stanno facendo tutto il "baccano" che faccio io...mi dispiace per questo...il mio positivo è stato la speranza per molte di voi, per tante donne che non riescono a rimanere incinta da tanto tempo e per tante donne che stanno iniziando ora la ricerca. Non so perchè questo è successo e tutto questo mi ha riempito di gioia e di felicità e ora mi sento così in colpa perchè vi sto trasmettendo tutto questo dolore. Ma ragazze, io sono distrutta. Io il vuoto che sento ora non riesco a descriverlo. E' il prima e il dopo. Adesso è tutto diverso. Adesso che conosco la differenza tra prima che c’era e ora che non c’è più. Ho pensato che sono stata una sciocca a fare quei test con una settimana di anticipo, io che non avevo mai fatto una cosa del genere e che ho rimproverato tutte le ragazze che fanno stick e test precoci. E invece stavolta è successo a me. Non so perchè l'ho fatto quel giorno eppure sapevo di doverlo fare. Ho pensato di essere stata una sciocca. Oggi invece mi dico che anche questo era un segno. Sono stata una settimana di più con lui. Ed è stata la settimana più bella, quella più euforica, quella più intensa in cui sentivo questa creatura dentro di me. E' la sensazione più bella che io abbia mai provato ragazze. Un senso di onnipotenza che ti faceva tremare le gambe. E' la gioia pura, i colori, il sole, è tutto e di più. Ed io ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di sentirlo anche se per così poco.

Sapete, ieri sera siamo usciti. Avevo bisogno di aria dopo una settimana di buio. Siamo stati al lago, un lago vicino Roma, che appartiene alla nostra storia e che io amo tanto. Abbiamo cenato vicino l'acqua, abbiamo bevuto del vino bianco a lume di candela e abbiamo brindato al nostro angelo e al prossimo che arriverà. Ci siamo chiesti come mai non conosco figli che raccontano di come sono venuti al mondo, delle difficoltà incontrate per un parto e del dolore e dei sacrifici dei loro genitori per averli. Io stessa sono venuta al mondo con un parto difficile, nata con il forcipe, io e la mia mamma siamo state tra la vita e la morte. Lo sapevo, eppure per me è stato sempre e solo un racconto. Questa è la differenza tra figli e genitori, noi figli non riusciremo mai a percepire nello stesso modo il legame viscerale che un genitore sente per il proprio figlio. Non so come spiegarvi, io ora l’ho capito e spero di non dimenticarlo più.

Ho confessato che ora per me le persone si dividono in chi ce l’ha fatta e chi non ce l’ha fatta. No chi ha bambini e chi no. Pensate quanto sono cattiva. Mi odio per questo, ma non ci riesco. Mi sento brutta e irriconoscente. Ma ora è così. Mi sento male, mi sento risucchiare dal vuoto. Ci sono momenti di sconforto e di buio totale. Ho paura di rimanere lì in fondo. E momenti in cui riesco a capire che comunque sono stata fortunata. Sono in balìa del dolore e del sollievo, entrambi sentimenti così intensi che non riesco a gestire. E’ presto lo so, per pretendere altro da me, ma vorrei stare bene ed avere quella forza che dite che ho, in maniera costante. Invece va e viene.

E’ così che va. Va e viene e non mi vergogno a dirlo.

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