venerdì 22 aprile 2011

la via dolorosa del venerdi santo


Pur avendo partecipato sempre ai riti pasquali, quest'anno è diverso.

Credo di non aver mai pianto così tanto davanti ad una persona che, tuttosommato, non mi conosce e che, per fede, fiducia, amore, o chiamatelo come volete, rappresenta tutt'altro in quel momento, eppure, non mi conosce. Parlo della confessione. Sono crollata ragazzi, un fiume in piena, che non riusciva a fermarsi. E ora va meglio.
Mi impasticco di globuli omeopatici e gocce di bach, per sciogliere quel nodo maledetto alla gola che non mi fa respirare, e poi basta un pianto che mi libera finalmente, mi libera e mi fa volare.
Perchè ammettere finalmente di non aver superato queste perdite era il punto, dovevo scoprire quel tarlo che corrodeva la mia anima. L'ho ammesso e non voglio più sentirmi dire che non sono capace a reagire, perchè io nella vita ho dovuto sempre dimostrare che è tutto semplice, ce la posso fare, posso saltare la fase del pianto e del dolore.
Invece no. Io non ce la faccio.
E' così.
Ma perchè devo dire di essere un'altra? Perchè gli altri sono così importanti per me, tanto da trasformarmi in quella che non sono ?

sto male, è così, e vivo, e non voglio essere altro che quella che sono.
io.


...mi ha detto che vede un figlio per me.
mi bastavano queste parole, semplici parole per stare bene.

3 commenti:

  1. semplici ma belle parole.... parole importanti e te lo auguro

    RispondiElimina
  2. ... ma dove sta scritto che bisogna saltare la fase delle lacrime? Intorno a me colgo una concezione assai distorta dell'essere forti. Le persone veramente salde conosco molto bene il dolore, il pianto, la disperazione, il buio. Altrimenti non sarebbero né forti, né coraggiose: sarebbero, invece, ignare e superficiali.

    Un abbraccio e un augurio speciale. Ricordati sempre che noi due dobbiamo condividere ben altro, in futuro!

    RispondiElimina
  3. Amica mia...forse semplicemente in questo momento importante la tua forza è la tua fragilità, il tuo essere vera, dolce, fatta di carne e lacrime...ora pensa ad oggi e a rendere pian piano le tue ferite feritoia da cui far entrare la luce..ti voglio bene...

    Ele

    RispondiElimina

grazie per essere qui.