mercoledì 30 novembre 2011

le pazzie per darti la vita

il resto è lacrime
sudore
fatica
tanta
tanta.

Forse sono impazzita.
ha ragione lei.
Quel cordone ombelicale che ci lega da quando mi ha messo al mondo.
"fai una vita normale! non fissarti sempre lì a pensare alla stessa cosa!"
quale è una vita normale?
perchè non devo combattere per il mio bisogno di volerti con me, figlio?

martedì 29 novembre 2011

di paradossi fertili




eccomi qui.

che poi alla fine il test non era proprio negativo.
che poi alla fine stamattina quando mi sono alzata, con la luce del giorno, ho visto una linea accanto a quella di controllo, flebile flebile. Ho detto che no, non è.
che poi chiamo il mio dott e gli dico che mi vergogno a dirgli che c'è questa linea, che non sono una pazza visionaria, che per me è negativo e non la accendiamo questa risposta, no.
E invece lui mi dice che non è così, che se è negativo è negativo e non esistono le linee flebili e che domani devo fare le beta nel sangue, e che no, non è un residuo delle beta dell'aborto, che dopo tutto questo tempo non si dovevano leggere e che il ciclo doveva tornare.
ecco.
38°PA
niente ciclo
attesa spezzata.

ho fatto un test di gravidanza, stamattina alle sei.
Non sono matta.
Non è vero che ieri non ho trovato il dottore, non mi lascerebbe mai da sola per un giorno.
Mi ha telefonato lui ieri mattina.
Mi ha detto "hai fatto un test di gravidanza?"
"no, non l'ho fatto un test di gravidanza, perchè avrei dovuto?"
"perchè anche se nel post aborto non hai un ciclo infertile"
ok.
"e perchè dopo le perdite che hai avuto e quello che ho visto a questo punto il ciclo doveva tornare".

il test è negativo, prima che vi prenda un colpo: io non sono la donna dei miracoli.
Ora mi dirà che cosa devo fare, sperando sia risolutivo perchè a questo punto sono stremata.


mi sono svegliata alle 4.30 come nelle migliori delle tradizioni, e mi sono ricordata delle mie notti insonni di due mesi fa passate a leggere sotto le coperte con una mano sulla pancia. Alle 6.30 ho preso atto del risultato del test e poi mi sono rilassata e mi sono riaddormentata. Ho sognato di litigare con mio marito perchè non voleva prendere in considerazione un test la cui linea era flebile e che si rafforzava piano piano con il tempo. In realtà litigavo con la parte di me che voleva che questo accadesse e il fatto che ci stessi litigando dice tutto.

lunedì 28 novembre 2011

ancora attesa

37° PA
niente ciclo.
attesa.

domani mattina test di gravidanza.
il dottore dice che con le perdite che ho avuto sarebbe dovuto tornare.
noi non abbiamo avuto rapporti a rischio, cmq, non completi, dunque lo escludo, ma questo non gliel'ho detto per telefono. Sono preoccupata.

domenica 27 novembre 2011

un assaggio di Natale

sto mettendo da parte una serie di foto che mi ricordano dei bei momenti, si chiama terapia per stare bene, così  cerco di ignorare le puncicate alle ovaie, il ciclo che non arriva, le cazziate su cercounbimbo che dicono che non c'è proprio niente da preoccuparsi eh, dopo un aborto le beta non si abbassano: ah ok, va bene, ma perchè? non si abbassano e basta, l'aborto funziona così, ma funziona così come?? quale è la spiegazione scientifica di quello che accade ora al mio corpo? eh cavolo! quanta sapienza senza approfondimenti e senza fonti certe...
bah.
vediamo che dice domani il mio caro amorevole dottore.
Comunque, avevo promesso a Wanesia che le avrei postato le foto del Natale a Monaco di Baviera dello scorso anno...

mancano 4 settimane al Natale piccolo mio, tu stai sempre con me,  guarda...



avvento

Ho fatto la ghirlanda dell'Avvento e stasera l'abbiamo accesa...

1. candela della Profezia; 
Ci rammenta che molti secoli prima della nascita del bambino Gesù, uomini saggi chiamati profeti predissero la sua venuta.

Un profeta di nome Michea predisse perfino che Gesù sarebbe Nato a Betlemme! 
2. di Betlemme; 
 Ci ricorda la piccola città in cui nacque il nostro Salvatore. Noi raffiguriamo Maria e Giuseppe mentre stancamente vagano da una locanda all'altra, senza riuscire a trovare un posto dove riposare, finchè alla fine sono condotti al riparo di una stalla. Poi, nella più sacra tra le notti, mentre risposavano nella stalla insieme ai miti animali, il figlio di Maria, il bambino Gesù, nacque!
3. dei Pastori; 
furono i pastori ad adorare il bambino Gesù e a diffondere la lieta novella
4. degli Angeli.
per onorare gli angeli e la meravigliosa novella che portarono agli uomini in quella notte mirabile. Sebbene non possiamo ne vederli né sentirli, sono ancora gli angeli che ci portano il messaggio di Dio con pensieri d'amore e di pace, di gioia e di buona volontà"










stick ribelli

36° PA
niente ciclo
attesa

E' domenica mattina, c'è il sole, e tutti dormono.
Anche la gatta Ema dorme, sono andata in bagno prima e lei di rimando, accocolata nella sua cestina, ha messo una zampetta sulla faccia come per dire "non disturbatemi e spengete la luce quando uscite". Roba da non credere. Fab dorme manco a dirlo, eppure dovremmo uscire di casa tra mezzora.
Ed io?
Io sono appollaiata sulla poltrona, con la coperta patchwork lavorata dalla mamma di Fab e sono in piedi da un'ora e mezzo, nonostante ieri sera gli ospiti siano andati via alle due.
Sono preoccupata per questo ciclo che non arriva. Non sono abituata a queste lunghe attese. I miei cicli sono brevi, di 28 gg ormai, una volta arrivavo a 30, ma ora come ora non è così. Lo so che il ciclo post aborto può essere sballato, so che il mio bhcg era talmente alto che ci vuole necessariamente del tempo per abbassarlo.

35° PM

Bellini questi test di ovulazione vero?
Belli ciccioni ciccioni e positivi.
Mi ricordano quando c'eri tu.
Non dovrebbero essere così a questo punto. La mia parte razionale mi dice che invece è normale siano così, considerando quanto alte erano le beta nel sangue, la mia parte irrazionale invece....lasciamo stare.


Tu non centri niente con tutto questo amore mio, ti sento che te ne stai appollaiato sopra di me, con i gomiti appoggiati a terra e le manine sul mento. Guardi silenzioso chiedendomi quando sarò pronta. Io sono già pronta per accoglierti amore mio, ma dobbiamo fare i conti con il mio corpo ribelle e con la sorte avversa che ci tiene divisi, ancora, e ancora, e ancora.
Ho sperato di poter vivere un dicembre di speranza, ma mancano tre giorni ormai, ed io non ho preparato in tempo la mia culla per farti stare in me. E' un'attesa sospesa questa, senza progetti. Solo ferma al presente, all'istante unico che non si ripete, ingoiando ogni respiro, ogni emozione che ti tiene ancora lontano da me.

venerdì 25 novembre 2011

di sensi di colpa e cicli in ritardo

34° PA
niente ciclo
ancora attesa

sono stremata.
non ne posso più.

Passo da stati d'animo di tranquillità, non posso dire felicità, ma sono serena, a momenti di sconforto.
Oggi, mio marito è tornato dicendomi che ha incontrato S., di cui conoscevamo la sua gravidanza che distava dalla nostra di una settimana, e che anche lei ha perso il bambino.
Sono scoppiata a piangere.
Non lo so perchè.
Forse perchè pensavo che certe cose potevano accadere solo a noi?
Egocentrismo del cavolo.
Le lacrime sono uscite copiose e non sono riuscita a fermarle.
Quando ho perso il mio avevo pensato, che peccato, avremmo potuto portare i nostri bambini a scuola insieme, così come è accaduto a noi, e magari riallacciare quel filo che dall'infanzia ci legava, e invece non lo potremo fare.
Oggi vengo a sapere che nemmeno lei non lo potrà fare. Ho provato un dolore acuto dentro. Sono entrata nei suoi panni e le sue parole di quanto era dispiaciuta e di quanto avesse voluto telefonarmi dette a mio marito, hanno risuonato nella mia mente come le avessi davvero ascoltate io da lei.
Mi sono sentita in colpa, perchè fino ad oggi l'ho volutamente evitata, perchè mi rendevo conto che avrei dovuto vedere e non solo immaginare, quella che sarebbe potuto essere la mia gravidanza in quell'epoca gestazionale. Mi sono sentita in colpa e domani la chiamerò, anche se penserà che sarò inopportuna, perchè in questi casi ho bisogno di aiutare, di raccontare quello che io già so, quello che provo e ho provato tante volte. Per solidarietà femminile, per ...non lo so.
Ecco. Va così oggi.
Accidenti.
E quanto mi odio.

Perchè non arriva questo ciclo?
perchè???perchè???

giovedì 24 novembre 2011

ari-grazie

Allora, 33 PA (post aborto)
niente ciclo.
attesa.

intanto oggi ri-ringrazio qualcuno o qualcosa, perchè oggi è il giorno del ringraziamento e perchè nella vita tutto sommato è giusto imparare a dire grazie, è buona educazione, si fa così, ed io sono felice di avere dei buoni motivi per farlo:

- ringrazio Lui, perchè vive con me da quattro anni, i più belli della mia vita, e perchè ogni mattina si sveglia e le sue prime parole sono sempre Buongiorno anima mia, mentre a me la mattina rode sempre il sedere e spettinata e incazzosa mi trascino verso il bagno e di rimando grugnisco un "anch'io".


- ringrazio il mio bambino, perchè nonostante il suo nascondino, per un pò si è fermato dentro di me, e, mentre molte donne non si accorgono nemmeno di aspettare in quell'epoca gestazionale, lui si è fatto sentire così forte che io ho potuto godere della sua presenza ed essere felice, per tutte le settimane in cui si è nutrito di me.

- ringrazio me stessa, perchè la mia consapevolezza mi rende quella che sono, con difetti e pregi, ma comunque sempre coerente e con il bisogno di andare avanti sempre.

-....e poi, ringrazio Ilaria di Frolliniacolazione:
questa mattina mentre uscivo di casa, ha suonato il postino, e considerando che da me il postino non suona mai due volte essendoci dei problemi gravissimi di recapiti, ecco, quando suona, viene accolto come la Madonna. Portava un pacco, ed io scettica, ho esclamato "è per mio fratello" (ho un fratello musicista che abita sopra di me che è uno spacciatore di musica rara e ha scambi stranissimi continui con gli Stati Uniti, ndr) e invece no. Il pacco era per me.
Prima di tutto, prima di ogni cosa, rido per una parola:
operazione AnNatale!
La vulcanica Ilaria mi ha preso sul serio quando le ho scritto di cosa significa per me Natale e ha pensato di anticiparmene un pezzetto per riportare il sorriso sul mio viso.
Ilaria, in questo periodo doloroso e lungo per me, la tua presenza è sempre stata un raggio di sole, sempre presente, sempre attenta e delicata. Il tuo regalo, anzi, i tuoi regali, sono stati un'immensa gioia per me, ero in macchina dopo aver preso il pacco e non ho resistito e l'ho aperto subito:
mi hai fatto piangere.
Ho avuto davanti a me la visione delle tue mani che lavoravano per costruire dei pezzi di felicità, e per questo, ti ringrazio, e ringrazio chi ti ha messo sulla mia strada.

Grazie, grazie davvero...non sai quello che hai fatto per me!








mercoledì 23 novembre 2011

mammesinasce

torno.

http://mammesinasce.forumfree.it/?t=58964038#lastpost

desideri fermi

dunque, oggi è il 23 novembre.
il 23 ottobre iniziavano le perdite che mi hanno evitato il raschiamento.
Sono passati 32 giorni (così facciamo pure il palindromo del 23) e mi sembra sia accaduto tutto una vita fa, anche se a volte chiudo gli occhi e sembra che tutto sia avvenuto ieri. Sono strane sensazioni, che spesso mi sbattono in faccia la cruda realtà e altre volte invece mi fanno sperare nel futuro.
E' stato un mese duro, intenso e lungo. Ho fatto un bel viaggio emotivo e ho condiviso tanto.
Ho conosciuto molte realtà e mi sento più ricca.

Stamattina scrivo dal letto, ci sono state varie congiunzioni astrali da questa mattina alle 7 che mi hanno fatto decidere di non muovermi da qui oggi. Innanzitutto a Roma oggi è blocco del traffico per le automobili inquinanti e la mia citroen AX, assicuro, è inquinante. Sono una pigra, i mezzi pubblici non li prendo, forse perchè ho viaggiato con il treno dai 14 anni ai 30 e ne ho viste di tutti i colori. Inoltre, stamattina alle 7 avevo un rastrello H24 nella mia gola che mi impediva di deglutire e ho un inizio di febbriciattola, o meglio, sensazione di averla, che è peggio. Seconda congiunzione astrale. Ma c'è anche la terza: mi sono dimenticata che oggi dalle 8 alle 19 bloccano l'erogazione dell'acqua nella mia zona, dunque, niente doccia-lavatrice-scarico wc eccetera eccetera.
Mi sembra che tutto questo  minestrone  possa essere considerato un valido motivo di decisione per un fankazzismo latitante sotto le coperte. Diciamo che faccio la scorta per quando avrò un pupo (due?) urlante da allattare, preparare i pasti, rassettare la casa, ricordarmi di fare l'architetto.
Ah bè si, nei ritagli di tempo faccio l'architetto. Non che io me ne sia dimenticata, ma non ho mai trovato una giusta motivazione per parlarne qui, nel diario per il mio bambino.
La verità è che  non è un buon momento questo per il lavoro, e la mia decisione di "sentirmi libera" facendo la libera professionista, in questo periodo non paga. E così, mentre ho un bisogno incredibile di buttarmi su un progetto, per distrarmi e cercare di non pensare davvero, la società mi rema contro e mi toglie ogni volontà e desiderio di cambiare le mie sorti economiche.
Spesso, penso di dover cambiare lavoro, ma  poi mi rendo conto che non so fare altro, e rimango ferma, in attesa.
Oggi infatti, faccio sega  (fare sega: saltare volutamente un appuntamento, ndr) ad una conferenza all'Ordine sul piano casa, per i motivi suddetti, e mi evito le chiacchere inutili di questi imbecilli che ci impediscono di lavorare seriamente.

Comunque, siccome il ciclo non mi è arrivato ancora, mi rode. Nella mia innocenza e nel mio bisogno di sperare, ho programmato di riacciuffare il mio bambino subito, per farlo arrivare la notte di natale. Ma non funziona così:
uno- perchè non sono io che decido quando concepire (ancora non l'ho capita questa cosa?)
due- non si può programmare la nascita di un essere umano
tre- ....ho un sacco di motivi ancora, ma ora non li voglio elencare
E quindi aspetto. Aspetto. Aspetto.
Certe volte vorrei lanciare qualche cosa contro un muro per la rabbia che mi faccio, a volte mi faccio compassione. Cerco di vedermi da fuori e cerco di immaginarmi agli occhi di chi non conosce questo mondo di difficoltà e di dolore e provo compassione, pena.
Ieri sera mi ha squillato un' "amica" (le virgolette stanno per persona che in passato ha ampiamente manifestato la sua ignoranza in materia verso i tortuosi percorsi per avere un figlio e sbattendo le ciglia due volte si è ritrovata per due volte mamma di un bambino e di una bambina) e senza preamboli mi ha detto che aveva una sensazione positiva su di me e che pensava che io non dicessi nulla per preservare la paura. Cioè...pensava aspettassi di nuovo, questo per far capire l'ignoranza. Per carità, mi fa piacere essere oggetto di tali premure e pensieri, ma questo sta a significare come mi osservano gli altri da fuori.
Non sono più un architetto, sono un'aspirante mamma, il che va anche bene, finchè non mi si appiccica addosso l'etichetta della compassione, quella mi dispiace tanto...ma d'altra parte, io come mi comporterei con un'amica che rimanda tutta la sua vita per diventare mamma e puntualmente non ci riesce?
E allora rimando.
Vorrei fare tante cose, la testa mi frulla, ma non le faccio. Ho paura.
Sono traumatizzata dal mio ultimo stato fisico, e lo so che poi non posso cambiare gli eventi e il mio destino, ma non ce la faccio a programmare cose che vorrei fare : e se poi rimango incinta?
Ma che palle.
Ecco cosa intendevo nel precedente post, mi hanno tolto la naturalezza, la spontaneità, ma non posso fare diversamente.
Sono giorni che programmiamo il nostro annuale we lungo nei mercatini del natale, in occasione del nostro anniversario, ma non prenotiamo. E se poi rimango incinta? l'aereo, la fatica, lontano da casa...mi è bastata l'esperienza di settembre e l'aver fatto il testo di gravidanza in una stanza di albergo. Vorrei iscrivermi in palestra, fare un pò di sport, poi in realtà mi piacerebbe tanto fare yoga, ma ho trovato solo corsi lontano da casa, e per quanto ami dove abito, a volte, in queste circostanze, mi pesa, mi pesa dover comunque muovermi per forza con l'automobile.

Io non sono come le altre. Io ora sto bene fisicamente, anche se il ciclo sta per arrivare: quando ero incinta non stavo bene, ero felicissima, ma non stavo bene. Mi dicevo che era solo l'inizio e che poi le cose sarebbero passate, e che ero io quella esagerata. Non è così. Io mi accorgo subito di aspettare, perchè il mio corpo se ne accorge, perchè non sto bene fisicamente.
non sono come le altre donne.
e va bene, ne prendo atto.
ma così è una vita sospesa, in attesa, senza altri obiettivi.

Mi nutro di desideri ma rimango ferma, ne ho una lista lunghissima. In questo mese mi sono riempita gli occhi di una realtà femminile che ammiro e che seguo con la bavetta alla bocca, lascio qui qualche appunto,  per ricordarmi che c'è chi vive, progetta, lavora, va avanti, nonostante tutto...poi magari faccio una lista vera:
- workInProject
- Irene Vilar
Dire donna
- Mamma felice
- Ilaria Frollini
- Tabaccherie orientali
- Lenuovemamme
- Wanesia
- Stimadidanno
- Iltempodellacrisalide

eccetera eccetera

martedì 22 novembre 2011

31° giorno dalle perdite che mi hanno diviso dal mio piccolo.
31° giorno di dolore consapevole annodato nel cuore.
31° giorno di nuova conoscenza di me.

Oggi visita dal mio omeopata, non mi ha trovato male e anche io non mi sento male, nel senso che non ho mai avuto crisi di panico o di ansia, non mi sono mai svegliata di notte all'improvviso con il cuore in gola, ho perso un paio di chili senza fare la dieta. Almeno questa terapia sembra aver dato i frutti: non nego di aver temuto di avere qualche crisi questo mese, e invece no. Sono una roccia.
Come sto?

Sto che vorrei arrivasse questo ultimo ennesimo ciclo a cancellare definitivamente ciò che già è storia ma che io ancora trattengo come presente.


Ho bisogno di riprendere in mano il filo della matassa della speranza e di ricominciare a urlare il nome del mio bambino che sembra essersi perso in posti a noi sconosciuti. Ho bisogno di cercarlo e poi tenerlo stretto stretto a me, per sentirmi completa.

sabato 19 novembre 2011

che fai se...

...che fai quando un bambino che hai conosciuto prima che venisse al mondo e che hai "sentito" dal primo giorno dal concepimento, ti guarda con i suoi occhioni per un'ora intera, e quegli occhioni non ti lasciano più?
che fai se quel bambino ti ride tanto e ti parla e ti racconta tutte quelle cose che avresti sempre voluto sentire ?
che fai?
stai lì, stringi la sua manina, lo ringrazi con il cuore, vorresti parlare ancora e ringraziare ancora, perchè il suo amore ti ha rimesso al mondo e ti dà la forza per continuare a lottare per incontrare, un giorno, il tuo amore vero.

venerdì 18 novembre 2011

di naturalezza e altre droghe affini

ecco.
di tutta questa disavventura, oggi ho capito che, la cosa che ho perso per sempre é l'ingenuità, la semplicità, la naturalezza della gravidanza, dell'attesa, della felicità del non sapere cosa aspettarsi.
Mi sono accorta che ho ascoltato con apprensione il racconto di Tania, che arrivata a nove settimane di gravidanza ancora non ha visto il suo piccolo con un'ecografia, poi, sempre con il batticuore ho insistito affinchè  la prima visita avvenisse il prima possibile. Ha avuto qualche perdita e allora per sicurezza è andata in pronto soccorso, ma va tutto bene. Io invece ho sentito stringermi la gola e mi sono gelata.
La sua naturalezza invece io non la vedevo in quel momento: non mi sono accorta che andava tutto bene, sono andata subito in palla. Ho ritenuto assurdo non l'aver fatto ancora un'ecografia di controllo. Impossibile.
....
Per me.
....
Per me è impossibile, non per la stragrande maggioranza delle donne che rimangono incinte, e se ne accorgono dopo che il ciclo non arriva, a distanza di settimane,  non quindici giorni prima, come succede a me, non per le donne che normalmente attendono, con timore sì, apprensione, ma con fiducia e speranza nel cuore.
Per me, per me non sarà mai più così.
Io non vivrò più nella spensieratezza e nell'ingenuità. Non vivrò più quei piccoli magici momenti.
E che importanza avrà poi se questo porterà all'obiettivo finale?
Eppure tutto ha un senso, anche i piccoli momenti dell'inizio di una vita, quando della sua presenza te ne accorgi solo tu che lo porti dentro, quando senti lo sfarfallìo nella pancia, e la sua anima che fa parte di te.
ecco.
Per me non sarà più così, vivrò sempre con quel terrore, quella paura di non sentire più quei piccoli attimi di felicità che ti rendono viva.
ed è un peccato.
davvero.
Difficile fare finta che tutto sia normale, naturale, come dovrebbe essere.
E chi lo decide come dovrebbe essere? 
La natura.
Ma allora io non sono destinata a diventare mamma? se ne facciamo un discorso di natura allora io non ho un corpo adatto per tenere in vita i miei figli? Devo andare avanti. Non posso far sì che questi pensieri si posino ora.
Oggi è il 27° giorno dall'inizio delle perdite dell'aborto.
E' passato quasi un mese. Sento i dolori da ciclo alternarsi al mio umore e i miei ormoni. Vorrei conoscere il valore delle mie beta, e poi penso a Tania, che di beta non ne ha mai fatte, e mi chiedo come si fa...
La sua gravidanza è iniziata 15 giorni dopo la mia e lei non ha mai fatto bthcg, io le ho ripetute ogni due giorni fino alla sentenza finale. Chissà ora a che punto sono. Conto le ore. Le ore che mi dividono dall'arrivo del ciclo. Prego affinchè arrivi presto, per lavare via i resti di questo dolore intenso e profondo.
Non sono crollata, nonostante io senta,  in questo momento, mentre scrivo, salire le lacrime agli occhi, eppure non sono crollata, per quanto le parole di questo diario possano far credere il contrario. Mi sono aggrappata all'idea che presto incontrerò di nuovo mio figlio. Non c'è niente di razionale in questo. Niente. Lo so. E ormai  dovrei smetterla di credere a qualcosa che non posso provare, la lezione la dovrei aver imparata. Eppure ho bisogno di aggrapparmi a questo per andare avanti.
Niente sarà più come prima, ed è un peccato, davvero. Questo invidio di una donna che scopre di essere incinta. Non invidio la sua pancia, invidio la sua naturalezza.

A questo proposito, interessante questo articolo di cui lascio qui un passo che sembra faccia proprio al caso mio:

Diversi sono i meccanismi a livello psichico che accompagnano la gravidanza.
Uno di questi riguarda l'orientamento verso il mondo interiore. Nonostante la donna continui ad assolvere i compiti abituali, manca in lei una partecipazione intima per ciò che fa. In un certo senso le energie psichiche vengono ritirate dal mondo esterno in favore della salvaguardia di ciò che avviene dentro di sé. Ne sono la conferma alcune verbalizzazioni: "ho notato più dolcezza e meno aggressività, ho scoperto che tutto sommato il lavoro che prima ritenevo importante, ora di fatto è passato in secondo piano".


Insomma, questi i pensieri del venerdì sera. Bella roba.
bella consapevolezza.
bella scoperta.
In compenso è arrivato un pò di freddo, e questo fa girare le rotelline del mio cervello.
Finalmente posso godermi il divano, il caldo del condizionatore, la gatta Ema ai miei piedi, il plaid azzurro di ikea, la tisana al finocchio. Ah si, perchè la novità è che in settimana ho fatto (ho dovuto fare) il controllo annuale al mio fegato per pregressi (leggi interventi post coliche) e risulta talmente tanta aria in pancia che non si è potuto visualizzare il pancreas. Sarà mica una leggerissima colite dovuta allo stress di questo periodino niente male? eh? mica? Non lo so, ma certo non va bene: quando ero incinta, vuoi per le dosi elefantiache del progesterone, vuoi che i difetti (sintomi) non mi lasciavano mai, il fastidio più grande era proprio quello di sentirmi una mongolfiera. Ora è così. Fico. Allora vuol dire che sta arrivando questo cavolo di ciclo !
Non vedo l'ora, non vedo l'ora, è l'unica cosa che mi fa sorridere davvero. Non vedo l'ora di bombardarmi di progesterone, cortisone, aspirine, vitamine, integratori, datemi tutto quello che avete a disposizione. Datemi quello che è possibile affinchè torni il mio amore. Non vedo l'ora di tornare a parlare con il mio dottore di progetti futuri, di esami, analisi, aspettative.
Perchè di questo viviamo noi, noi donne che non riusciamo ad avere un figlio, che non riusciamo a tenerlo con noi, che non possiamo vivere quella naturalezza di cui tutte son fornite quando diventano mamme.
Drogateci.
Drogateci pur di vivere quegli attimi di felicità che alle altre sembrano normali.




mercoledì 16 novembre 2011

...come se tutto fosse come prima.
come se un soffio di vento
 sabbia spazzata via dalla strada
il sapore del mare all'alba.
eppure mi piego
incapace di  comprendere il perchè di quello che è stato,
come un ramo spezzato
sanguino

lunedì 14 novembre 2011


Ieri son tornata da te.
Di solito sono serena quando arrivo.
E' un luogo sereno, silenzioso, pieno di sole nonostante la vallata.
Non ci volevi andare lì, me lo ricordo, perchè c'è il fiume vicino e tu non volevi tutta quell'umidità.
Ma nonno aveva pensato anche a te nei suoi piani, e tu, moglie fedele, non hai potuto dire di no.
Sono passati sei mesi nonna.
Sei mesi in cui ho continuato a vedere le tue mani rugose, forti ed instancabili e i tuoi occhi intelligenti, come quelli della foto. Mi hai sempre detto "non abbatterti figlia" ed io, tirando su con il naso, evitavo di farti vedere la lacrima che scendeva.
Ho visto mamma e zia, davanti la tua tomba, sciogliersi come bambine: loro, donne forti, sempre sicure di sè e con la verità in mano. Sempre convinte che non bisogna mai far vedere il proprio dolore, come te hai insegnato loro,  ieri erano delle piccole bambine senza più la loro mamma.
Novantanove anni di mamma.
Impossibili da dimenticare, incisi nei nostri cuori, per sempre.

Ieri sono io che vi ho chiesto una preghiera, ma non ho pianto nonni, come mi avete insegnato.
Improvvisamente consapevole, mi sono resa conto che voi potete stare con i miei angeli. Allora, vi prego, non li lasciate soli. State con loro, fate che non si ritrovino mai sperduti lassù, consolateli, giocate con loro.
Solo questo.
per me nulla.
vorrei solo essere sicura che stanno bene e che stanno con voi.


Bella la montagna in questo momento.
C'è il giusto equilibrio di freddo e silenzio, che io amo.
Dopo l'aborto avrei voluto ritirarmi per una settimana lassù, a digerire da sola il mio dolore, come ho fatto poi nella mia casa, sola. Ma stavo troppo male fisicamente e non potevo rischiare andando in un posto isolato, e non avrei potuto lasciare Fabio, non sarebbe stato giusto. Ora è troppo tardi. Il mondo chiama.
Ieri mi hanno detto che una cugina di Fab aspetta il secondo. Chiedo di quanto tempo è , e scopro che è rimasta incinta nei nostri stessi identici giorni.
Mi immagino la scena in cui quei due frugoletti sono stati chiamati quaggiù nello stesso istante, nella stessa famiglia. E poi mi immagino il mio, quando è stato richiamato indietro.
Mi è scesa una tristezza infinita.
Perchè noi?
Perchè a noi non è concesso ancora di essere genitori?
Lo so che farsi queste domande vuol dire non ricevere risposte, e lo so che non fa bene,  e lo so che non si fa.
Ma perchè così?
Perchè mi è concesso di toccare questa immensa felicità per poi un istante dopo privarmela. Così è una tortura. Così è troppo.
Se torno indietro nelle pagine di questo diario, tre volte delle quattro, sono qui, con la nostra gioia, la speranza, la voglia di futuro, il sogno, la felicità immensa che mi fa tremare il cuore. Tre volte, quattro, contando la primissima, un altalenare di emozioni che credo a breve dovrò far controllare il mio cuore, perchè non reggerà più.
E anche l'altra volta, un altro cugino aspettava un bimbo nei nostri stessi giorni.
Ogni mese mi verrà ricordato come sarebbe potuto essere, cosa mi sarei dovuta aspettare, come sarebbe stata la mia pancia arrivata a quel punto.
Una tortura a cui è difficile sfuggire avendola in casa praticamente.
Ma perchè...
mi si stringe il petto.
raccolgo tutto questo e ingoio lacrime, come mi hai insegnato tu nonna.

sabato 12 novembre 2011

relax

ieri siamo stati qui:



Per i non romani si tratta del centro benessere sotto la stazione Termini, pacchetto acquistato la primavera scorsa e che stava per scadere per via del fatto che tutte le vicissitudini di questi mesi ci avevano impedito di fare bagni turchi, saune e compagnia bella. Abbiamo deciso di farlo ora, lontano dal prossimo ciclo (ma quando arriverà?) e sicuri di non avere nessuno sospetto di gravidanza (già!) perchè il caldo potrebbe nuocere al feto. Ecco perchè, tra le altre ragioni, non posso mai concedermi questa goduria dei sensi.
Certo, chi avrebbe mai pensato che al di sotto della stazione Termini esiste tutto un mondo modern-style da frequentare? ovvero, sapevo dei negozi per lo shopping, non ci tornavo da quando ero studente, ma non mi immaginavo altro. 
A me piace tantissimo questa foto di com'era:

ma, da razionalista quale sono, preferisco il "dinosauro" di Mazzoni del come è:


Vabbè, insomma, nonostante la mia riluttanza iniziale, me la sono goduta assai. Odio il caldo, questo sì, e per me in questo momento le temperature sono perfette, anzi, gradirei un pochino più di freddo. Odio talmente tanto il caldo che mi era sembrato un miracolo essere rimasta incinta in settembre perchè già mi immaginavo di partorire a giugno iniziale senza dovermi fare nemmeno un pizzico di estate con la pancia. Va bene. Ho immaginato troppo.
Comunque, nonostante la pressione che è scesa di botto all'inizio, mi son ripresa con tisane aromatiche e una splendida vasca idromassaggio con l'acqua fredda!
Ero l'unica in quella vasca, gli altri tutti nella vasca calda: tze! pivelli!

Il percoso si è concluso con lettino vibromassaggiante e scrub nel bagno turco. Oggi sono pulita fino alle ossa!
ci voleva, accidenti.
anche perchè sento di avere ancora le bthcg in circolo che mi provocano fastidi non indifferenti a livello estetico e umorale, la mia pelle è provatissima, e pensare che normalmente non ho mai niente, nemmeno l'ombra di una bollicina, le gengive sono gonfie e mi fanno male, l'umore...lasciamo stare.
Ho fatto uno stikkino di ovulazione ed è forte come quando ero incinta. Non ce la faccio più. Ho bisogno che tutto si azzeri di nuovo, ho bisogno di ricominciare.
La mia amica Nadia, di cui avevo scritto tempo fa e che aspetta due gemelline dopo una fivet, mi scrive che prima della fecondazione aveva fatto dei trattamenti di agopuntura durante i  quali lei ha visualizzato che il suo utero non era vuoto ma "abitato", forse dal precedente aborto o dalla precedente fivet fallita. Mi chiede se è lo stesso per me.
No.
Non è mai stato così.
Io sento il mio bambino. L'ho sentito quando è arrivato, tutte e quattro le volte, e l'ho sentito quando è andato via.
Ora, lo sento sospeso in aria, è con me ed è legato a me con un filo, come un palloncino.
Mi segue in ogni cosa che faccio, in ogni pensiero, in ogni azione. Non mi lascia mai.
Per questo ora sono impaziente, perchè ho bisogno di richiamarlo a me, dentro di me, per poterlo guardare una volta nato.
Non voglio perdere la speranza che un giorno accadrà: mi sto attaccando a questo per non crollare.

Alla fine arriverà mamma, te lo prometto.

giovedì 10 novembre 2011

grazie

stasera devo due grazie a due ragazze della blogosfera.
non sono brava in queste cose, non so parlare al pubblico e da poco ho consapevolezza di essere letta, seppur in piccoli numeri, ma voi tutte, senza conoscermi affatto mi siete state vicine nel momento più brutto della mia vita, e ancora, tutti i giorni, avete un pensiero per me, un messaggio, una mail, un post, un pensiero.
grazie.
davvero grazie.
molte di voi hanno fatto molto di più di quanto potevano fare persone che hanno sempre mangiato a casa nostra e con cui ho condiviso molto.
non voglio escludere da tutto questo le mie amiche forumiste, ma a loro penso come sorelle, e per questo ora, le sto tenendo lontane da me e dal mio dolore. Conosco ognuna di loro, una per una, le loro storie, la loro vita, e oggi, non sono pronta per vivere ancora con loro, come ho fatto per due anni della mia vita. Non ci riesco perchè non potrei non farmi carico delle loro difficoltà attuali, o delle loro gioie, non potrei farne a meno perchè per me sono tanto, tantissimo, ed ora non riesco. Il mio peso emotivo è troppo.
Sto imparando ad alleggerirlo per poter tornare.
Spero che la mia casa avrà sempre una porta aperta per me.

Comunque, devo due grazie.
Il primo a stimadidanno, perchè il suo post sullo yoga, me lo aveva promesso da una settimana e so che scrivendolo mi ha pensata, e questo mi commuove, perchè le sue parole mi fanno capire quanto sono stata compresa nel mio dolore senza essere mai stata giudicata.

E poi la mia Clara di Tabaccherie orientali perchè le avevo promesso che avrei cucinato le polpette vegetariane della socerTina e avrei postato una foto. Ecco Clara, queste sono per te,sono buonissime...lo so che la dimensione è più da supplì che da polpetta, ma stasera sono davvero tanto stanca e con le forze ridotte al minimo e ho cucinato sopra le mie forze...ma volevo farlo perchè poi nei giorni seguenti non ci sarò di sera e avevo promesso che le avrei fatte questa settimana...perdonami per l'aspetto, comunque erano strepitose...

coccole

ok.
cerco le briciole di una positività passante come una cometa.
coltivo questi germogli nella speranza diventino alberi.
oggi mi sono coccolata con un piccolo shopping, fatto di piccole cose, di cose frivole, leggere, che io sono già pesante di mio, mi coccolo da sola. E oggi avevo il rosa davanti, bò che ne so, il rosa cipria, e dovevo assecondare l'ispirazione.
Allora, prima di tutto fattore bellezza, che ultimamente mi sono trascurata parecchio e prima la gravidanza e poi gli ormoni che ho ancora in circolo, sono un disastro. Non riesco a riprendere un aspetto decente.
...certo, non è che due smalti e due maschere per il viso possono fare il miracolo...


 ...poi ho trovato questi deliziosissimi calzini...la foto non rende, ma li adoro!!!

e poi questa novità invernale!!!! guanti lunghi senza dita!!!! sono bellissimiiiii!!!!! tipo manicotto tricottato....me ne sono innamorata subito...


le roselline invece sono delle mollettine da tenere tra i capelli, sono per la mia nipotina Magali, perchè quando viene nella mia camera indossa le mie, che invece sono nere....e allora, regalino anche per la mia piccola donna...


Va bene, dovevo fare qualcosa di leggero e cercare di dimenticare i sogni di stanotte:
ho sognato di essere sottoposta a vari esami medici, tra i tanti uno era relativo al cuore, dovevo superare una prova al "cardiopalma" per vedere i risultati poi del mio cuore sotto sforzo.
E indovinate un pò? La prova consisteva nell'imparare a volare.
Mi sono ritrovata su di un piccolo areoplanino, tipo giostra, ero in squadra con altre persone più esperte di me, che già avevano volato, e insieme partecipavamo ad un gioco di ruolo in gruppo.
Io avevo il batticuore perchè non sapevo volare, e dicevo a tutti "io non so volare" e mi si rispondeva "no, tu devi volare", continuamente. 
Arriviamo in un posto dove stava nevicando (...il mio nevischietto...), io sempre su questo areoplanino, mi fanno entrare in un tunnel buio, nero... il mio insegnate mi dice che durante la percorrenza del tunnel lui mi avrebbe insegnato le manovre per volare, alla fine del tunnel, all'uscita, sarei caduta nel vuoto o, avrei volato, ma dipendeva da me.
Il mio cuore continuava a battere forte, alla fine mi sono detta che tutti lo facevano e perchè io no? 
avrei volato. Avrei volato!!
Parto, ma durante la percorrenza del tunnel, in contatto via microfono con il mio insegnante,  capisco che ci sono delle prove da superare, riesco ad andare avanti per tre quarti del cammino ma poi perdo una prova, all'improvviso mi colpiscono, ed io mi ritrovo al punto di partenza.

Ho provato a volare, mi sono impegnata, ho combattuto nonostante la paura, e poi ho perso, e sono tornata dal via.
Tutto racchiuso in un sogno. Tutto quello che ho vissuto in questi ultimi intensi bellissimi dolorosi mesi.
Un riassunto di emozioni davanti a me, come allo specchio.

martedì 8 novembre 2011

voglia di creare

dunque.
ci sono.
se non scrivo ogni due ore vuol dire che il dolore, sgomitando, si è fatto spazio in un angolino del mio cuore assestandosi in fondo in fondo in modo da non risalire ad ogni pensiero.
E' fisiologico.
Sto reagendo bene rispetto alle altre volte, sono molto orgogliosa di me stessa. Non ho nessuna crisi. Certo, la notte continuo a sognarmi il mio ginecologo e l'esame di maturità che devo ripetere ed io non sono preparata. Indovina indovinello che cosa significano questi sogni?
Comunque, ho ripreso a lavorare, ma di lavoro in questo momento ce n'è proprio poco e questo è un problema, non solo economico, ormai ci siamo settati sulla modalità spese zero-divertimenti zero-acquisti minimi, ma anche per me, perchè sento la mia creatività a livello zero e sento che nulla riesce a stimolarmi e distrarmi davvero, e invece ne avrei tanto bisogno ora. Vorrei buttarmi a capofitto su un progetto che impegni la mia testa, ma in giro c'è il deserto e tutto mi sembra terribilmente piatto.
Allora cerco di inventarmi qualcosa, ma poi mi rendo conto di non avere ancora tutte le forze dalla mia parte, e un pò mi scoraggio.
Due aborti fa, e precisamente durante l'estate del 2010, ho avuto il bisogno fisico e non solo, di "fare" qualcosa, e allora, ho creato dal nulla, una cameretta per il futuro pargolo, nel soggiorno di casa. Il mio appartamento non è grande, c'era bisogno di una seconda camera e ho pensato che il mio angioletto aveva bisogno di un posto per dormire, e allora, ci siamo tirati su le maniche e abbiamo lavorato, fisicamente e sulla carta. Mi sono stancata tanto ma il risultato è stato davvero soddisfacente.
Anche stavolta ho bisogno di "fare", sento che ho bisogno di sfogarmi in qualche modo a livello fisico e sento che ho bisogno di progettare per il futuro.
Sto pensando di tirar su una parete per chiudere la cucina dal resto di casa : una volta era un unico open space, poi è nata la cameretta, ora mi piacerebbe altro, insomma, come se, mano mano che la nostra famiglia si concretizza io ho bisogno di costruire stanze, stanze del cuore e dell'anima, che fanno crescere il nostro desiderio e il nostro bisogno di protezione.

Ma vedi la modalità suddetta, vedi che ancora non sto benissimo a livello fisico, tutto questo rimane sulla carta per ora. Allora questo we ho lavorato di nuovo alla cameretta, che nel frattempo ha ospitato una libreria e una scrivania per lavorare un pò da casa. Tutto arrangiato perchè tanto da lì a poco nei nostri sogni di coppia illusa e ingenua, sarei stata incinta di nuovo e allora avrei potuto progettare il nido per il cucciolo.
E va bene, allora stavolta ho lavorato per rendere accogliente quello che ormai è uno studio e non un nido, e che tale diventi senza tanti giri di parole.
 Così ho messo un punto.
Mi sono stancata ma ho buttato via tante cose inutili che rimandavo da anni (modalità butta nel cestino la vecchia esistenza immobile e impolverata), rendendo accogliente un angolo di casa, con qualche mobile in più, quadri e tappeto colorato e fiori e lampade soffuse e ho creato qualcosa, di piccolo, ma l'ho creato.
Ne avevo tanto bisogno. Ne ho tanto bisogno.
tanto.
Infatti, poi, alla fine del lavoro, mi sono ritrovata seduta sul nuovo tappeto arancione a guardare soddisfatta e ho pensato che a questo punto sarei stata di due mesi di gravidanza, tondi tondi, e forse, avrei potuto disegnare finalmente la culla che ho in mente da anni e avrei potuto progettare il nido per sognare ancora.
ancora.

sabato 5 novembre 2011

il dopo

piedi incatenati
mani intrecciate
ancora il suo odore su di me
le mie lacrime scivolano bagnandolo

il mio dopo è sempre stato così:
coinvolgente, appassionato, travolgente, pieno di lacrime.
Di nuovo donna, un'altra me pronta ad accogliere.
di lacrime che scendono involontariamente, senza avere la facoltà di fermarle, scivolano copiose come un fiume in piena, accogliendo quella sensazione che mi investe, tutte le volte, che mi sorprende, che mi richiama al mondo.
Sto bene.
Sento il dolore, ma sto bene.
sono pronta ora.
posso davvero accoglierti di nuovo in me e conto i giorni per quando potrò finalmente ricominciare a rincorrerti, figlio.
Dovevo sciogliermi di nuovo nei suoi abbracci e nel suo corpo per capirlo.
Ora si.
con tutte queste lacrime che amo.

giovedì 3 novembre 2011

grazie a ma che davvero? per questo post.

Piango a leggere queste parole, perchè Nessuna madre dovrebbe essere lasciata sola,
nemmeno una mamma che mamma non è e che ha perso il suo bambino che non ha mai vissuto.


Perchè il dolore logora, la solitudine ingigantisce mostri e tutto diventa insopportabile.
Penso alle donne che hanno subìto un aborto, e non hanno potuto fare diversamente, che sia stato un aborto terapeutico o volontario. Che sia stato spontaneo alla prima settimana o al nono mese.
Penso alle tante storie di cui mi sono riempita il cuore, per cercare di colmare il vuoto che i miei piccoli mi hanno lasciato. Penso a chi non ha il coraggio di guardare il dolore e non riesce a parlarne.
Perchè anche noi siamo mamme, come lo sono le donne che combattono contro le problematiche dell'infertilità, e non dovremmo essere lasciate sole.
mai.