venerdì 13 aprile 2012

Lui

1° PM ciclo arrivato (domani niente test di conferma)


...mio marito ha fatto un fioretto, è un mese e mezzo che non beve una goccia di vino, birra, alcool di qualsiasi genere. Non che fosse un alcolizzato, ma bere un bicchiere di vino per noi è sempre stato un piacere di convivialità, un momento di rilassamento per accantonare i pensieri. A tutti ha detto che era un fioretto pasquale. Ma io lo sapevo che non era così.
Non berrà più finchè non diventerà papà.
Questo mese inizierà l'agopuntura. Ci hanno proposto un nuovo ciclo, come lo scorso anno.
Io non ce la faccio. Sto facendo tantissimo, sono troppo stanca.
Ma lui vuole farla. E la farà.
Poi farà il PCT, sperando di poterlo fare questo mese, e poi prenderà gli integratori, se sarà necessario, come il dottore gli aveva detto.
E lui è a posto, non ha niente.
Eppure vuole fare qualcosa.
Ed io lo vedo che gli piange il cuore. Soffre ma non piange quando io urlo di disperazione.
E sta cedendo ogni giorno di più il mio amore grande.
E questo è quello che più di tutto mi fa soffrire...sopra ogni cosa.
Se potessi stare male solo io, sarebbe meno difficile ogni volta.
Invece, io, che non ho avuto il coraggio di aspettare l'esito del test martedi sera, non l'ho aiutato affatto.
E lui, mentre io ero accucciata sul divano per la paura, aspettava quella seconda linea sotto la luce inclemente della lampada del tavolo. Con Hope in braccio, aspettava e pregava in silenzio che quella seconda linea apparisse.
Ed io vigliacca, lo guardavo da lontano.


Questo comincia a pesarmi più di tutto.
Più di tutto quello che è stato.

6 commenti:

  1. Ti capisco perfettamente. Siete in due e questo è il risvolto amaro della medaglia. Però lui ti è vicino e volete la stessa cosa. E anche lui sta male come stai male tu nel vederti soffrire. Siete pari, io di questo sono sicura. Non caricarti anche questo senso di colpa.

    Ti abbraccio.

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  2. Anna, non fare questo errore, tipico, naturale, normale. Anche io penso spesso, be', se soffrissi solo io, sarebbe più facile, saprei gestire tutto questo dolore. E lo sguardo di delusione, sconforto, sconfitta negli occhi dei nostri mariti... be', proprio per quello sguardo non dobbiamo arrenderci. Un abbraccio fortissimo a tutte e due, e un leccotto a Hope

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  3. Vorrei poter trovare le parole adatte, quelle magiche, quelle che possano portarti un po' di calore ma sono ferme nella gola...spero che quel calore possa giungere dal mio abbraccio silenzioso.

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  4. io c'è una cosa che non dimenticherò mai:è la faccia del mio lui quando ci comunicarono la morte endouterina...Uno dei miei terrori più grandi è rivedere quello sguardo...Purtroppo anche io mi sono sentita mille volte come te...mille volte ho visto lui fare degli sforzi, mille volte abbiamo anche bisticciato e mille volte mi son sentita in colpa...La verità è che purtroppo si è in due a soffrire, non c'è un più o un meno nella coppia e soprattutto non è colpa di nessuno. Lo so che lo sai anche tu. E' solo difficile,a volte, sostenere certi sguardi perchè siamo stanche, troppo stanche...ma Anna, ce la faremo cazzarola. (e allora sarà la volta di una bella sbronza!!!)

    Iris

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  5. Cara, ogni tanto io mi dico fortunata e ogni tanto sfortunatissima per come è fatto il mio lui: lui non capisce. Come molti uomini non ha ancora il vero istinto paterno, non vive nel fisico le trasformazioni e i dolori, ciò che prova lo vive di riflesso da ciò che sento io.Quando ho avuto la mola si è proeccupato per me, ha sperato che non dovessi fare il metotrexate(scampato per poco), l'ultima volta lo stesso, ma ancora non riesce a percepire nel concreto la presenza/assenza di un altro esserino; non lo vede, quindi per lui non c'è. Questo mi ha fatto molte volte arrabbiare, mi ha fatto temere che lui non volesse davvero diventare padre, ma ora ho capito che non è così, per lui è solo diverso. E questa diversità è stata di aiuto proprio nei momenti più bui, come quelli che tu racconti, perchè lui è stato quello che mi ha consolato, coccolato, ha sdrammatizzato e mi ricaricato per i nuovi tentativi, con tutta la leggerezza e l'ingenuità del suo essere uomo. Ma prima di capirlo io l'ho vissuto come distanza e mi sono senitta sola e incompresa. Appena avrò tempo di scriverti per bene la mia storia ti racconterò anche questo, intanto grazie per la mail. A prestissimo, un abbraccio forte e cerca di nutrirti della forza e della vicinanza di tuo marito, non sentirla come un suo cedimento, perchè non è così, non è una tua colpa e non è una tua mancanza, io credo che sia un grande amore.
    Francesca

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  6. Quando si inizia un nuovo ciclo, bisogna portar tutto quello che ti fa male alle spalle. Inizia questo ciclo sorridendo, anche se ti sembrerà § sperandoci§ difficile, la tua amica malata di tumore ti preoccupa, i tuoi parenti che aspettano, tuo marito che spera e tanto dolore tra le tue volte che hai provato capisco la tua tristezza.Ecco devi farmi una promessa anche tu fai un fioretto da domani scrivi del mare, di foglie, di nuvole di giornate tue, ma non avere pensieri negativi ne tristi..tu non sai quanto i pensieri negativi influiscono il nostro karma.. Sorridi.Fai questo fioretto. Ed in bocca a lupo.

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grazie per essere qui.