martedì 29 maggio 2012

La bolla di Fiorenza


Avevo bisogno di un pò di tempo per raccogliere le storie, ma ora ho bisogno di tenerle qui, così come mi arrivano e così come le sento.
La storia di Fiorenza è simile alla mia.
Ti scopri una poliabortiva quando ormai è troppo tardi.
E allora cerchi risposte, ti metti a disposizione della medicina, della ricerca.
Intanto il tempo passa e tu accogli questo passaggio come inevitabile. Abbracci questa strada e la accogli per rendere consapevole la tua maternità.
Questo fa Fiorenza.
Combatte e accoglie la realtà.
Analizzando la sua vita, il suo desiderio, il suo bisogno di diventare madre.
La sua storia mi è arrivata un giorno in cui io ero piena di speranza, alla terza seduta di agopuntura, mentre a pancia in giù mi facevo riempire di aghi e speranza, leggevo la sua storia e piangevo, non sapendo di essere già incinta. Florenza mi chiede scusa per la lunghezza del racconto, io rimango invece senza parole, per tanta condivisione, per tanta similititudine con la mia storia, per il tanto amore.
Grazie per aver raccolto il mio appello e per aver condiviso con tanto coraggio.

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domenica 27 maggio 2012

Ora non lo sono più.

E ora penso che il tempo
 che ho passato con te 
ha cambiato 
per sempre ogni 
parte di me
- Noemi


oggi ho messo via le medicine per la terapia preconcezionale.
il cortisone,
la cardioaspirina,
l'integratore pre e post gravidanza,
il progesterone,
le vitamine.
Le ho riposte nella scatola che avevo riaperto esattamente venti giorni fa, dopo le beta positive e che era rimasta chiusa e messa via dall'ultimo aborto.
Dentro le siringhe per il progesterone, il disinfettante perchè sono allergica all'alcool, l'ovatta, le pilloline omeopatiche e tanti scontrini della farmacia.
Sono patetica lo so.
Commuoversi perchè metto via delle medicine.
Io, proprio io che non ho mai preso medicine in vita mia.
Eppure, mi hanno accompagnato per un anno. Un anno in cui ho ingoiato pillole di speranza.

venerdì 25 maggio 2012

Una ragione non c'è.

Sono nella segreteria dello studio del dottore, aspetto la stampa della scheda con l'eco appena fatta. Mi appoggio allo stipite della porta, la ragazza della segreteria mi guarda intensamente e sta per mettersi a piangere, lo so che non sa che dirmi. L'aiuto, perchè mi dispiace sempre per gli altri quando sono così in imbarazzo: "ragazza mia, alla sfortuna non c'è mai fine, ricordatelo". E cerco di accennare ad un sorriso ironico. Ma è un sorriso amaro, di quelli che stanno per esplodere in un pianto ininterrotto. Lei mi abbraccia e mi dice che non ha mai visto in questo studio una paziente forte come me. Penso che non è vero ma i suoi occhi sono sinceri perchè sono pieni di lacrime.

mercoledì 23 maggio 2012

Ho paura



Ho paura.
Non avevo mai provato la paura vera.
Non sapevo cos'era.
Domani mattina farò le analisi per vedere la coagulazione del sangue e poi le bhcg.
Nel pomeriggio avrò la prima visita dal mio dottore da quando sono stata operata.

martedì 22 maggio 2012

sogno

Ho fatto un sogno nel cuore della notte.
Sono nel mio letto ed sono completamente intubata.
Mi stanno operando.
nel momento in cui tagliano la mia tuba io smetto di respirare.
ed urlo.
Urlo nel cuore della notte e Fabio si sveglia.
Io non riesco a svegliarmi ma sono sicura di non riuscire a respirare.

lunedì 21 maggio 2012

ritrovare

in internet ho trovato le foto del chirurgo che lunedì notte mi ha operato.
Stavo leggendo il foglio di dimissioni per  la terapia e mi è venuto davanti il nome di chi mi ha salvato.
Facebook ormai ti porta ovunque.
A me ha restituito quel sorriso e quegli occhi che mi hanno aiutato a superare quel dolore improvviso.
Forse non ho raccontato come sono andati i fatti, forse non ha importanza, ma io chiudo gli occhi e continuo a rivedere quelle scene, gli attimi di paura, uno dietro l'altro.

domenica 20 maggio 2012

Lo so

Il mio corpo sanguina.
Sanguina da questa mattina, con mio grande stupore.
Il mio dottore mi ha spiegato che dopo una gravidanza extrauterina, a livello ormonale, il mio corpo legge un aborto, seppur tecnicamente non ci sia stato.
E così, fisicamente, ora, ancora in posizione orizzontale e con le ferite della mia pancia che pulsano, il mio corpo fa quello che ha fatto più volentieri, o non volentieri, negli ultimi due anni e mezzo,
 per cinque maledettissime volte.

sabato 19 maggio 2012

confusione e assenza



Ho quattro buchi nella pancia.
Di lì è uscito il mio bambino e un pezzo di me che non tornerà più.

venerdì 18 maggio 2012

Grazie


Vorrei parlarti del freddo del cuore,

del mio cuore di radice ferita.
Alda Merini

Non so come iniziare questo post.
Forse non sono pronta.
Sono a casa.
Nel letto di casa.
Le forze sono al minimo.
Ora prevale la paura.
La paura di quello che poteva accadere.
La paura di quello che accadrà.
La paura della nuova perdita, nonostante i medici mi abbiano ripetuto molte volte che, a livello medico, questo non è stato un aborto. Per me è una nuova perdita, dunque un nuovo aborto.
La paura di dover convivere con questo pensiero: il mio bambino, a cui io ho dato la vita che stava per uccidermi.

Di tutti i vostri messaggi e le vostre storie qui, in questi giorni, nella mia memoria è rimasta l'espressione di Adelia nella sua conchiglia nella spiaggia di Nina, "sentirsi una bara che cammina".
Io oggi accolgo questa espressione in tutta la sua totalità.

Guarirò,
come sempre.
Vorrei scrivere tanto, ma sento salire un senso di nausea ora che non mi lascia respirare.
Vorrei esprimervi quanto mi avete fatto bene leggendovi in uno stato di semi - incoscienza sotto effetto morfina.
Vorrei ringraziare le persone che timidamente mi hanno scritto confessandomi che lo facevano da tanto tempo e per diatribe virtuali non scrivevano più.
Vorrei ringraziare le ragazze del mio cuore della spiaggia di Nina, che hanno scritto di me sui loro blog, le mie sorelle, che mi hanno accolto da mesi ormai nelle loro vite come mai nessuno ha fatto.
Vorrei ringraziare per le lacrime, la rabbia, il dolore e l'amore che mi avete dimostrato come se stesse accadendo a voi.
Vorrei abbracciare chi non ha mai smesso di chiamare, di chiedere, di essere presente, perchè una distanza virtuale, nei momenti di emergenza, può essere straziante e logorante nell'attesa di rivere risposte.
Vorrei tenervi qui, nel mio cuore, strette strette.

Da oggi sono una sostenitrice dell'Onlus Ciao Lapo che sostiene la donna, la coppia e la famiglia colpite da gravidanza a rischio, patologia fetale e morte perinatale.
Vi invito a visitare il loro sito e diffondere a chi ne ha bisogno.
Io ho iniziato lasciando il link alla mia vicina di letto di ospedale, in lutto per la morte del suo bambino Matteo, sopravvissuto alla nascita solo per due ore.

Solo questo, 

Grazie

mercoledì 16 maggio 2012

Mi basta una preghiera per il mio angelo.io sono viva,questo é importante. Grazie a tutte. Vi ho lette.

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lunedì 14 maggio 2012

...

non vanno bene le cose. Da stamattina ho dolori fortissimi. Ho chiamato il dottore che mi ha chiesto se erano al centro, a dx o a sx. Al momento mi sembravano centrali perchè avevo dei dolori diffusi. Mi ha dato buscopan e riposo a letto. Ora, dopo tre ore, il dolore si è spostato a destra, leggermente attenuato ma sto soffrendo tanto. Quindi stasera alle 20 devo andare da lui per vedere intanto se è in utero e non si tratti di una geu. Non so che dire, solo che sono spaventata tanto.

sabato 12 maggio 2012

un mondo di cristalli

ieri mattina ho deciso di fare le bhcg anticipando di un giorno, perchè oggi sarei stata sola e non sarei riuscita a gestire l'attesa. le nostre bhcg da 160 sono passate a 456.50 in due giorni!!!! sono rimasta calma e abbastanza tranquilla fino ai risultati. Ho pianto tanto dopo. Ho parlato con il mio dottore, il quale mi ha detto che sono bellissime e vanno benissimo, e che però esulterà dopo la dodicesima settimana! Al che l'ho rimproverato alzando la voce e dicendogli che dobbiamo gioire di ogni ora, ogni giorno in più che conquistiamo. E lui, che a quel punto mi parlava da amico, mi ha dato ragione dicendomi che era sempre il solito capricorno incredulo che parlava e che non si sbottona, e che per non farsi male si butta avanti. Ok. coinvolgimento all'ennesima potenza. ...e pensare che anche questo bimbetto sarà un capricorno! ma i miei toni sono sommessi, pacati e non esulto più. Ieri sera prima di dormire ho trovato una macchiolina rosa sugli slip e in quel momento il mondo si è fermato. Ero lì che non credevo a quello che stavo vedendo. In un attimo mi è tornata davanti la prima gravidanza, che coincide proprio con questa ma di due anni prima, e la mia innocenza, che non sapevo niente, non sapevo di aborto, non sapevo di perdite da impianto, non sapevo di dolore. E poi l'ultima, partita con beta stellari che crescevano come cavalli impazziti e poi quel giorno, quella cameretta vuota, troppo piccola per l'epoca gestazionale... Tutto in un attimo si è come congelato, poi cristallizzato.
ora vivo in questo mondo di cristalli, e non mi muovo più, per paura di rompere qualcosa.
Le mie paure sono tornate concrete, erano dietro un angolo e mi aspettavano. E nonostante poi l'episodio non si sia più ripetuto fino ad ora, io ora sono sdraiata e non oso alzarmi. Nonostante io mi dica, come un mantra, che beta triplicate, nello stesso giorno non possono convivere con un aborto dopo poche ore, io non riesco a razionalizzare. Ho dormito con la mano sulla pancia e nella prima parte della notte ho fatto un sogno: ho sognato di tornare nella mia vecchia casa paterna in montagna nelle Marche, terremotata dal '97, ritenuta pericolante e quindi inagibile, lasciata così a morire da tutti i parenti, con mio grande dolore. Ho sognato di entrare in quella casa perchè lì dovevo andare a dormire. Giravo per le stanze, e tutto era distrutto, dappertutto vedevo crepe e calcinacci rotti, e mobili accatastati. Cercavo un materasso da buttare a terra per cercare un conforto e poter dormire, perchè avevo necessità di dormire. Poi ho visto la mia camera, quella dove solitamente dormivo con mia sorella. E' nella parte nuova, quella che non ha subìto danni, e quindi pensavo di non essere in pericolo. Vado ad aprire la porta e dietro trovo un'altra porta. Apro questa seconda porta ed entro, ma non posso andare molto oltre perchè tra la porta e il letto c'è una crepa sul pavimento che mi fa vedere cosa c'è al piano di sotto. Io sono lì sull'uscio e non posso entrare. Guardo i miei vecchi giochi sul comò e vorrei tanto prenderli ma ho paura che entrando il solaio venga giù. Ecco. Questa è la mia sensazione ora. Una precarietà che mi fa vivere in punta di piedi, che non mi fa respirare, nonostante io voglia vivere, respirare, cantare, e pensare in positivo.

mercoledì 9 maggio 2012

felicità

"Perché è così difficile trovare la felicità? 
Perché la si attende. "
(Omraam Mikhaël Aïvanhov)



E quando ormai hai messo da parte l'entusiasmo, perchè hai paura di farti male, hai paura che questo non può succedere a te, che tutto ciò che ruota intorno all'entusiasmo, alla gioia, alla sorpresa, all'incredulità, non possono appartenerti, ecco, quando sei preparata a questo, il secondo prelievo di bhcg dice :
160.2 !

Il nostro protagonista ha pensato bene di triplicarsi invece che raddoppiarsi in due giorni!
e così io piango.
piango il dolore provato fino ad oggi
piango di felicità incredula
di meraviglia
piango per l'istinto che ho voluto seguire fino in fondo questa volta
piango perchè non mi sento male
perchè è tornato qui con me ed io lo sento come ad ottobre, 
e questi mesi si sono cancellati in un attimo, 
si sono compattati e chiusi in una scatola, 
ed io ora dialogo con lui, come prima, più di prima,
ora finalmente fisicamente e non solo con il cuore, 
e piango di felicità
piango tanto di felicità!

grazie, 
grazie per il sostegno, il supporto, la condivisione,  l'apertura, il dialogo, l'amore che mi avete dato fino ad ora.
Io sono questa donna grazie anche a voi che ci avete letto sin qua.
Prossime beta sabato.
Primo incontro venerdi 18.
Io prego per poter arrivare a quel giorno.
Prego di poterti vedere amore mio, stavolta dal vero.
Vado avanti
Vado avanti
Vado avanti...

martedì 8 maggio 2012

Bentornato


...che alla fine avevi ragione tu.
Avresti deciso tu,
quando
come

E allora l'ho capito
mi sono seduta e ho aspettato
ho aspettato il tuo ritorno
e il tuo abbraccio ieri è stato un vento di primavera caldo, mentre pioveva, mentre il mondo continuava a vivere.

Noi due
di nuovo insieme

Noi due
due anime che convivono


Il mio sangue di nuovo è il tuo
il mio ossigeno di nuovo è il tuo
Il mio amore
la gioia
la speranza
l'attesa
oh l'attesa

Bentornato amore mio


...noi due lo sapevamo.

BHCG 50.8  15° PO

sabato 5 maggio 2012

Bolle




essere in una bolla
avere paura di allungare la mano 
per non veder scoppiare le pareti trasparenti
rimanere immobili 
senza respirare
rimanere in silenzio
ascoltare il silenzio
osservare l'esterno
amare il mondo che ti circonda
più di quando ne facevi parte
e giocare ad essere normali
e poi ogni tanto sentirsi stanco
provare a sedersi
e subito la paura di rompere la bolla
no
devo rimanere in piedi
ad aspettare
che non si rompa
finchè il vento non mi porterà in un luogo sicuro dove la bolla potrà rompersi, 
ed io potrò ricominciare a camminare.


Più volte ho parlato della sensazione di sentirmi in una bolla,  una sensazione non piacevole, di precarietà, che mi ha accompagnato nei brevi periodi delle mie gravidanze.
In questo posto ho parlato forse solo di questo.
Riassumendo, la sensazione prevalente, oltre quella del dolore, è quella della precarietà.
Più volte ho provato a condividere, e più volte ho ricevuto risposte che io mai mi sarei aspettata.
Non sono una brava blogger, più volte l'ho detto. Ma spesso ho apprezzato leggere parole non mie, di sensazione da me invece provate.
Provo a raccogliere qui le storie che mi avete scritto in questo tempo, perchè voglio tenerle tutte insieme, perchè voglio rileggerle.
Perchè un aborto è una perdita che ti spezza l'anima, perchè mai nella mia vita avrei pensato di poter provare una sensazione così intensa di dolore, di impotenza, di assenza.
Perchè forse non si parla di abortività come si dovrebbe, nemmeno a livello medico.
Perchè spesso, anche chi deve affrontare la PMA, non sa che oltre che affrontare problemi di infertilità forse dovrà affrontare problemi anche di abortività, non avendo mai potuto provare a "tenere" con sè un figlio.
Perchè spesso, i centri di PMA privati non fanno fare il protocollo abortività alle loro pazienti.
Perchè spesso, ti dicono "almeno tu un positivo lo hai visto in vita tua".
E tu sei lì, con una scatola di test positivi e nessun figlio.
E pensi a loro, a quello che non hanno potuto vivere, a quello che non sono stati, a quello che sono stati per poco.
Perchè anche se per poco, la loro vita si accesa.
E poi, come durante un temporale, la loro vita si è spenta.


Aspetto le vostre storie, oltre quelle che ho già ricevuto, di vite mancate, ma anche di belle sensazioni, che nel tempo io ho imparato ad apprezzare, di quando anche se poco, sono rimasti dentro di noi, in attesa di crescere. 
Non voglio creare una pagina di tristezza.
Piuttosto di consapevolezza.
E di condivisione.
Perchè a me ha fatto bene condividere, e spesso anche voi lo avete fatto con me.

anais@inwind.it

venerdì 4 maggio 2012

sogni

Questa mattina nel dormiveglia, quando già senti i rumori degli altri sopra di te che sono svegli, chiaccherano, camminano, e tu no. Tu vorresti dormire. E in realtà dormi, perchè la testa scoppia e hai proprio bisogno di dormire, per favore, non svegliatemi. Ecco, questa mattina dicevo, ho sognato di essere a letto, nella stessa posizione in cui davvero ero (il dormiveglia!) e di avere in mano alcuni test di gravidanza appena fatti.
Ecco, sognavo che il primo per me era negativo ma che poi invece si positivizzava e poi via via anche gli altri.
Ricordo che incredula guardavo questi test e mio marito mi faceva si con la testa.
Ricordo perfettamente le linee sottili sottili ma presenti in tutti i test.
E poi ricordo le sensazioni che ho già vissuto, quelle che avevo buttato via, nel dimenticatoio, per non stare male.
E ho cominciato a piangere di felicità.

mercoledì 2 maggio 2012

un anno fa

un anno fa la mia nonnina novantanovenne se ne andava.
Era una mattina calda, caldissima: Roma era bianca di polline e l'aria era ferma.
Noi eravamo accanto a lei e carezzavamo le sue mani.
Il ricordo della mia nonna sul letto di morte è un ricordo dolce.
Un ricordo bello.
Ho impresso nella memoria il colore della sua pelle rosa, il suo viso disteso, i suoi capelli lunghi.
E il suo sorriso, dopo la morte.
Io un anno fa stavo male.
L'ultima volta che ho parlato con lei da viva, in quello stesso ospedale che l'ha ospitata da morta, non respiravo.
Lei mi dettava le ricette della pasta fatta in casa, io non respiravo.
Avevo bisogno di uscire dalla sua stanza e non respiravo.
Il caldo era asfissiante, il dolore fresco, l'ansia enorme.
Lei parlava, vispa e allegra, io non riuscivo a far uscire nemmeno una parola.

Sono accadute molte cose in questo anno.
Brutte, non belle.
Ancora più brutte.
Eppure io oggi sto bene.
Respiro, e canto.
Prendo Hope in braccio e gli canto a squarciagola canzoni anni '70.
Poi accarezzo la mia pancia e parlo con te, pregandoti di arrivare a giocare con noi.
Mi sento stanca, senza forze fisiche, ma in questa fase ci sta.
Ancora un pò e poi ricominceremo. Questo prossimo mese con più calma, credo con nessun intervento medico. Ho bisogno di pausa. Mi godo l'effetto dell'agopuntura. Ho finito il primo ciclo, faremo il secondo e poi mi metterò seduta ad aspettare.
Raccontandoti di quanto era bella mia nonna, di quante cose mi ha insegnato, di quanto fortunato saresti a stare qui, in questa famiglia, in questo mondo, con noi.