sabato 5 maggio 2012

Bolle




essere in una bolla
avere paura di allungare la mano 
per non veder scoppiare le pareti trasparenti
rimanere immobili 
senza respirare
rimanere in silenzio
ascoltare il silenzio
osservare l'esterno
amare il mondo che ti circonda
più di quando ne facevi parte
e giocare ad essere normali
e poi ogni tanto sentirsi stanco
provare a sedersi
e subito la paura di rompere la bolla
no
devo rimanere in piedi
ad aspettare
che non si rompa
finchè il vento non mi porterà in un luogo sicuro dove la bolla potrà rompersi, 
ed io potrò ricominciare a camminare.


Più volte ho parlato della sensazione di sentirmi in una bolla,  una sensazione non piacevole, di precarietà, che mi ha accompagnato nei brevi periodi delle mie gravidanze.
In questo posto ho parlato forse solo di questo.
Riassumendo, la sensazione prevalente, oltre quella del dolore, è quella della precarietà.
Più volte ho provato a condividere, e più volte ho ricevuto risposte che io mai mi sarei aspettata.
Non sono una brava blogger, più volte l'ho detto. Ma spesso ho apprezzato leggere parole non mie, di sensazione da me invece provate.
Provo a raccogliere qui le storie che mi avete scritto in questo tempo, perchè voglio tenerle tutte insieme, perchè voglio rileggerle.
Perchè un aborto è una perdita che ti spezza l'anima, perchè mai nella mia vita avrei pensato di poter provare una sensazione così intensa di dolore, di impotenza, di assenza.
Perchè forse non si parla di abortività come si dovrebbe, nemmeno a livello medico.
Perchè spesso, anche chi deve affrontare la PMA, non sa che oltre che affrontare problemi di infertilità forse dovrà affrontare problemi anche di abortività, non avendo mai potuto provare a "tenere" con sè un figlio.
Perchè spesso, i centri di PMA privati non fanno fare il protocollo abortività alle loro pazienti.
Perchè spesso, ti dicono "almeno tu un positivo lo hai visto in vita tua".
E tu sei lì, con una scatola di test positivi e nessun figlio.
E pensi a loro, a quello che non hanno potuto vivere, a quello che non sono stati, a quello che sono stati per poco.
Perchè anche se per poco, la loro vita si accesa.
E poi, come durante un temporale, la loro vita si è spenta.


Aspetto le vostre storie, oltre quelle che ho già ricevuto, di vite mancate, ma anche di belle sensazioni, che nel tempo io ho imparato ad apprezzare, di quando anche se poco, sono rimasti dentro di noi, in attesa di crescere. 
Non voglio creare una pagina di tristezza.
Piuttosto di consapevolezza.
E di condivisione.
Perchè a me ha fatto bene condividere, e spesso anche voi lo avete fatto con me.

anais@inwind.it

4 commenti:

  1. Perchè troppo spesso, di fronte ad un "aborto" (parola che detesto), una donna si sente dire dai medici "Dai, ora ne fai subito un altro", come se quel bambino non fosse mai esistito..squalificandolo in modo inaccettabile.
    Perchè troppo spesso i medici liquidano la causa dell'aborto con la probabile "causa genetica", persino quando la gravidanza si interrompe al secondo trimestre, mentre le cause possono essere molteplici e la verità è che pochissimi medici sono preparati in materia.. ma non bisogna demordere e fare tutti gli esami necessari per evitare che succeda di nuovo.
    Perchè dopo che una gravidanza si interrompe non ti senti più la stessa e ti sembra di rischiare di impazzire e forse se non condividessi con qualcuno la tua storia e le tue emozioni impazziresti davvero.
    Grazie per questo spazio, per avermi fatto riflettere ancora su quello che mi disse tempo fa Claudia Ravaldi dell'associazione Ciao Lapo,ovvero: pensa che alla tua bambina non come un'occasione mancata ma come un'occasione compiuta. Perchè tutte le vite, anche se brevi, hanno un significato e uno scopo da compiere.
    Ti abbraccio.

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    1. Claire. grazie per essere stata la prima ad intervenire. Ho conosciuto l‘associazione di cui parli durante il mio ultimo aborto, poi però ho scelto un altro cammino che celebra il ricordo attraverso la conoscenza di me. se vuoi puoi lasciarmi la tua storia. io vorrei copiare i vs commenti nel frattempo sulle pagine per renderli più visibili.

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  2. mi sembra molto bella quest'idea anna!! perché noi sappiamo quanto possa essere importante in certi momenti condividere e non sentirsi soli... baci grandi

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  3. Quest'idea delle bolle e' delicata e dolce come te. Aspetto con ansia tue notizie. Ti abbraccio.

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grazie per essere qui.