mercoledì 13 giugno 2012

30 giorni


30° giorno

Oggi sono tornata nel mio studio per lavorare un pò.
Ho guidato per la prima volta dopo un mese.
La scrivania e il pc lasciati così come li avevo lasciati quel giorno che ero fuggita via per andare a ritirare i risultati delle prime beta. Uno strato di polvere a ricordarmi che il tempo è passato.
E' tutto normale.
Anche se di normale non c'è più niente.
Piano piano si tornerà alla vita, ma ogni strappo, ogni lacerazione, ha intaccato la mia anima, ogni volta un pò di più.
E' tutto normale, eppure mi sento come su di un piano inclinato, come la foto che ho scattato mentre tornavo a casa. 
Gli alberi, il sole, le nuvole, la strada di casa, la scrivania, le colleghe, e il lavoro. Potrei parlare del mio lavoro. 
Ma è tutto inclinato. Come la mia anima.

Sono arrabbiata con il mio corpo.
Aspetto il "nuovo" ciclo, quello che cancella, quello che dovrebbe cancellare. E poi un altro ancora stavolta, prima di ricominciare. Prima di sentirmi di nuovo libera. 
Le bhcg si sono azzerate.
L'emoglobina ancora non va.
I punti delle ferite sono caduti.
Le ferite sono chiuse, almeno fuori.
Dentro fanno male
Il respiro è corto. Cerco respiri a fondo. Quelli che ti riempiono i polmoni. A volte non ci riesco.
Dormo male.
Il mio corpo è in debito con me, mi deve una ricucitura definitiva stavolta.
Non cerco spiegazioni.
Mi sento appesa, non più precaria, ma imprigionata.
Vorrei stare bene come prima della gravidanza. Mi sentivo così bene e mi sentivo così allegra e sicura che le cose sarebbero andate bene, che ho più nostalgia  di quello stato che dell'amore provato mentre mi accarezzavo la pancia.
Cerco speranze, ma non le trovo.
Non soffro la solitudine. Preferisco stare in compagnia di me stessa e dei miei piccoli, che spiegare come mi sento ora e spiegare che io no, non sono come le altre. Inutile portarmi altri esempi.
Arriverà il ciclo liberatorio.
Come tutte le volte.
E ricomincerà ciclamente la ricerca della vita e dell'amore.
Ricomincerà, testimone dei miei figli che non hanno vissuto, più forte.
E tornerà in orizzontale questo piano inclinato.

Filastrocca dei bambini in salita

Ci son bambini burattini stanchi
Che vivono una faticosa vita
Per strada, nelle camere, fra i banchi
Sono sempre in salita
Ogni frase da dire è una montagna
Da scalare fra picchi e scogli sparsi
Ogni passo con pena si guadagna
Per loro camminare è arrampicarsi
Fatica per vedere, fatica per sentire
Pesa un quintale un foglio preso in mano
Durissimo studiare, difficile capire
Il mondo è ripido, scosceso e strano
Ma la salita fa gambe muscolose
Loro non se ne sono mai accorti
Ma i burattini dalle vite faticose
Nascosti dentro hanno bambini forti
E tutti noi che siamo un po' il contrario
E il burattino è dentro, ben nascosto
Con loro abbiamo un modo straordinario
Per fargli prender aria, anche per poco
Facciamo qualche gioco
Che ci scambi di posto.
Bruno Tognolini

9 commenti:

  1. ti abbraccio, non posso fare di più,sarebbe troppo per te e io non voglio ferirti e non ho la presunzione di dire di più...

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    1. ele non ho capito, scusami...cosa sarebbe troppo per me?

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    2. dirti quel che il cuore mi suggerisce ma che ti ferirebbe...tutto ciò che lo fa l'ho già detto, me ne sono resa conto dagli ultimi post, compreso parlarti di chi ha avuto una storia simile alla tua e ce l'ha fatta---chiaramente l'ho fatto nell'intento di restituirti ottimismo ma non era la cosa giusta per te,come non lo è stato dirti che avevo paura che questo dolore diventasse tutto per te...se anche è così e a te questo serve non è giusto aggiungerci il peso di paure mie...la verità è che vorrei tanto poterti portare conforto e non so farlo...però ti ho sempre nel cuore, di questo non dubitare mai,anche con tutte le mie enormi imperfezioni che ormai conosci a menadito:)

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  2. Un bacio grande........anche se non ti ho più chiamata, sappi che sei sempre nei miei pensieri e non vedo l'ora di ritrovarti dinuovo forte e combattiva.......tvb tanto !!
    Nanna

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    1. purtroppo manca tanto...vorrei che quel giorno arrivasse subito, ma non ce la faccio nanna. Abbraccio io te!

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  3. Ti abbraccio. Vedrai che presto il mondo si raddrizzerà.

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  4. Si', si riaddrizzera'. Cominciamo a riprenderci la giusta aria nei polmoni. Ti abbraccio.

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  5. Un cielo azzurro, anche se storto, e' sempre un cielo azzurro! Una tappa importante nel viaggio che ti riporta a te... (((( anna ))))

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  6. Le filastrocche di Tognolini sono stupende e lui è una gran bella persona. Le parole non possono curarti, ma aiutarti un pochino... questo sì. Un bacione.

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grazie per essere qui.