venerdì 11 gennaio 2013

benvenuta


benvenuta piccola mia.
Lei è il nostro prossimo angelo.
E ha un nome, che ora non rivelerò.
Non so perchè ma una sera, ci siamo guardati e ci siamo detti contemporaneamente quel nome.
Io non so chi è.
Non so da dove arriverà.
Sarà.
Questo sì.
Da dove mi esce questa convinzione non lo so, sembro una pazza, questo sì.


Oggi è uno di quei giorni in cui le lacrime sono sempre lì per scendere. Non riesco a formulare una frase di senso compiuto e sento che non riesco a farmi capire.
Mi sento in colpa per molte cose che accadono.
Sento che non è quello che vorrei dire quello che esce dalla mia bocca. Ma sono parole che si mettono insieme e insieme fanno male.
Ho coinvolto troppe persone in questa storia.
Mia mamma è la vittima principale.
Ora tutto questo dolore non riesce a gestirlo e tra noi si è alzato un muro.
E' tutto troppo pesante per me.
Non so come fare, non so che dire.
Vorrei comportarmi diversamente da quella che sono.
Vorrei non essere pesante per gli altri, fare finta che nulla è accaduto, così da non dar fastidio, da non pesare sui cuori altrui.
Ma sono così, sbaglio, mi rialzo, cado, mi rialzo.
Non riesco a fare diversamente.

Vorrei tante cose.
Come tutti.
Cerco risposte perchè la paura non è di non diventare mai madre.
Io lo sono già e se questo è l'unica condizione per me, prima o poi una ragione me la farò.
Ma non posso non dare un volto alle morti dei miei figli.

Una volta mi fidavo incondizionatamente di chi mi curava. Oggi elaboro cosa mi si dice e cerco di capire. Sono il medico di me stessa e dei miei figli. Questo sì. E non è supponenza. 
E' senso critico.
Io non ho risposte.
Dunque, ho diritto di interpretare, di mettere alla prova.
Se così non avessi fatto, non avrei un citogenetico da discutere.
Non saprei che in Italia la diagnosi preimpianto è consentita (al di là dell'informazione che passa, ma per questo farò un post a parte), che tutte, e dico tutte, le mie analisi sono da approfondire.
Non porterà da nessuna parte il mio atteggiamento?
E' possibile.
Chi può dire però che io ho torto?
Nessun medico lo può fare.
Perchè una risposta non c'è e la medicina non è una scienza esatta.

Vorrei urlare oggi.
Vorrei disperarmi.
Ma non si può.
no.
non si può.


12 commenti:

  1. Anna...urla e piangi. E rialzati. E insegui il sogno...perché sarà realtà.

    Sono con te.

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  2. No ti prego Anna non sentirti in colpa, tu stai facendo tutto quello che puoi, ma proprio tutto, e questo e' l'importante...

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  3. Si che puoi Anna, puoi piangere, urlare e disperarti, poi fermati guarda i tuoi angeli vicino a te e vai avanti. Io posso solo abbracciarti e pregare per voi.

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  4. hai tutti i diritti di questo mondo.
    LAsciar uscire un pò di dolore, sfogarsi rende più forti
    e lucidi.
    ti abbraccio forte

    Adelia

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  5. lei non è il tuo prossimo angelo. Lei è la tua piccolina che ti sta dentro la mano e tu puoi stringerla forte, per davvero.

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  6. È faticoso fare ilnmedico di se stessi ma necessario perxché solo tu hai la visione completa della tua storia clinica, perché I tuoi occhi sanno guardare come un medico non può e non sa.
    Ma se li farai stancare troppo ituoi occhi...non riusciranno più a vederci bene...

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  7. io idem come iris :-) e da oggi le mie preghiere vanno a te, che pure non conosco. e un tempo davvero poco lontano, by the way, la preghierina della buona notte la recitavo, incapace di fare nell'altro, per lei...per iris ;-)

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    1. ciao benvenuta,
      io so chi sei, perchè iris è u bellissimo dono per me quest'anno, e seguendo lei seguo anche te.
      Solo che negli ultimi tempi il tuo blog ha un malware e non riesco più a leggerti..

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  8. Anna tu stai lottando per la cosa più importante, per voi e per i vostri angeli. La bambolina che stringi in mano non è il vostro prossimo angelo ma la vostra bambina. Lottate per questo. ti abbraccio

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  9. Cara Anna, in seguito ci sarà spazio per tante altre emozioni ma se ora senti il bisogno di piangere,di sfogarti e di fare domande, fallo. Non tenere tutto dentro, faresti troppo male a te stessa. Secondo me è importante che tu continui ad indagare sulla vostra storia e sono d'accordo con Alessia: nessuno meglio di te può avere una visione completa della tua storia clinica e nessuno più di te può essere motivato a trovare una risposta. Abbraccio te e l'angioletto.

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  10. grazie come sempre.
    la bambolina è la ns bambina che verrà ad abitare qui con noi.
    La chiamo angelo perchè per me tutti i nostri figli sono angeli, quelli che sono in cielo e quelli che, speriamo, vivranno qui.

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grazie per essere qui.