mercoledì 4 settembre 2013

pensieri incastrati

Stanotte sono rimasta seduta sveglia dalle 2.53 alle 5.40.
Sono precisa perchè ho guardato la tv durante tutto questo tempo e il decoder mi dava l'ora esatta, che inesorabile scorreva.
Ero sveglia e seduta perchè era l'unica posizione che mi dava sollievo ai dolori lancinanti che questa stronza di gastrite mi sta regalando.
Odio l'estate.

(ma amo questa donna)

L'ho già detto?
Lo ripeto.
L'inizio di settembre è per me l'inizio della mia personale primavera, ma senza allergia ai pollini.
E scusate se è poco.
L'inizio dell'attività lavorativa, della fase creativa, dei nuovi progetti.
Finalmente posso godermi i pranzi in giardino senza essere assaltata dalle zanzare e dormo finalmente con la copertina di cotone.
E non vedo l'ora di ributtarmi nel traffico romano, tra pochi giorni ricomincia la scuola e la Flaminia darà il meglio, lo so, non mi deluderà. Così, ferma tra una macchina e l'altra, potrò farmi le mie telefonatine, fare colazione e ripetere a me stessa che non farò tardi all'appuntamento anche stavolta. No stavolta no.
E poi arriverà la pioggia autunnale, quella fredda, che lava via.
E l'odore del bosco e quello delle castagne.

Comunque, prima di scadere nella banalità più spicciola, ricordo che stanotte ero sveglia e guardavo la tv, pregando che il dolore mi lasciasse presto.
In questo lasso di tempo ho visto in ordine un "cambio moglie", un "le ricette di Vissani", una trasmissione su TV2000 che parlava di una coppia che dopo tre figli è scoppiata e poi si è riaccoppiata, e un "24 ore in sala parto".
No dico, parliamone. Ma anche no.
Che gestire i dolori da gastrite e le lacrime che scendono quando ti spari un parto in diretta tv non è cosa da poco. Ma sono cresciuta. Un anno fa non riuscivo nemmeno ad arrivare alla sigla di questa cazzo di trasmissione fatta solo per noi infertili. Perchè diciamolo che le donne che hanno già partorito queste trasmissioni non se le guardano. Le guardiamo noi, noi con il marchio, noi masochiste. E poi piangiamo lacrime calde, dicendoci che pure noi un giorno. Avoja.

Col cavolo.
aggiungo io.

Mi dispiace scriverlo, ma sento così lontano in questo momento il bisogno di gravidanza che quasi non mi riconosco.
Sono talmente stanca, provata fisicamente, acciaccata, preoccupata e incredula, che l'idea di vedermi con una pancia, nuovamente schiava di medicine che andrebbero ulteriormente ad aggravare la mia nuova amica gastrite, no. Non ce la faccio.
Questa estate ho avuto più di una crisi.
Di quelle serie. Brutte.
Di quelle che urli proprio.
Che dici che questa è una vita di merda e a quarant'anni non ho niente in mano.
Insomma una di quelle crisi che mettono in gioco tutto. Dalla famiglia, al lavoro, alla casa, ai rapporti amicali e parentali. Quelle crisi che, se non sapessi che servono a buttare fuori tutto lo schifo, come se lo vomitassi modello esorcista, ti dovrebbero proprio preoccupare. Che dovresti proprio fare visita ad uno psicanalista.
E invece non lo fai. Ti becchi la gastrite.
In attesa dell'autunno.
E finirà questa estate del cavolo. Finirà.
E allora avrò pace.
E ricomincerò a parlarti e a cercarti figlio.
Dicono che i miracoli arrivano quando meno te li aspetti.
Si, certo.
Forse.
Come no.
E una parte di me un pò ci crede.
Altrimenti non starei qui a ingarbugliare i pensieri e metterli giù, senza un senso, senza uno scopo.

Sarebbe bello stare bene.

13 commenti:

  1. Ciao cara, leggerti mi riporta all'estate di 10 anni fa, a quello che di me era rimasto dopo il 3° aborto.
    Ho superato quei momenti, e anche tu riuscirai a vincere la tua battaglia.
    Un abbraccio

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  2. Tesoro, sei in un abisso e tanto stanca. Mi dispiace molto. Non ci crederai mai però si può tornare a star bene, ad apprezzare quello che si ha e non rimpiangere quello che non si ha. Prego per te che al più presto possa trovare l'energia e la serenità per vivere come meriti.

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  3. I picchi della gastrite sono proprio in quell'orario lì notturno, è un segnale per capire che si tratta di gastrite e non altro. Detto ciò, che magari già lo sapevi, ti suggerisco i fiori di Bach che con me e mia sorella han davvero fatto il miracolo.
    Risolto spero questo problema, ti prego non guardare 24 ore in sala parto! Solo il promo trailer mi fa orrore, e non ho mai ceduto a guardarlo. In questi giorni è nata la bimba di una collega, ci conosciamo da 23 anni, e anche lei come me ha cercato un figlio tardi perchè ha conosciuto il marito tardi, ci siamo sposate alla stessa età. Ne ha persi 2 e' entrata nel tunnel della pma ed ora a 43 anni e mezzo è diventata mamma naturalmente.
    Ok mi dirai che di questi esempi è pieno il mondo e porca paletta capitano sempre agli altri, lo so, l'ho pensato anch'io. Ma al di là di questo io vorrei che tu stessi bene fisicamente e psicologicamente, che le crisi servono certo e chi non ha vomitato fuori il mondo? Non mi piace la classifica del dolore ma ne hai passate davvero troppe, vorrei tanto tanto che tu stessi bene nella tua bellissima Roma dove torno sempre con immensissimo piacere. UN BACIO GRANDE DA MILANO Sandra & Emanuele

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  4. Una cosa alla volta. La crisi va bene, altrimenti la gastrite andrebbe pure peggio, meglio butter fuori, urlare, vomitare consapevoli che è una cura. Devi pensare per prima cosa alla tua salute, che sembra una banalità, ma non lo è. Poi, con calma, arriverà il resto. Arriverà l'autunno, le foglie gialle, il profumo delle castagne e l'aria fresca. Anch'io lo sto aspettando.

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  5. Io per la gastrite evitavo di mangiare agrumi e cioccolota. Lessavo qualsiasi cosa e mangiavo freddo, poco e lentamente. Nei momenti critici, bevevo un sorso di latte freddo.
    Spero che passi presto e che tu riesca a stare più serena.
    Ma ti capisco, eccome se ti capisco, anch'io a volte penso che starei meglio così che con un figlio. Però quelle volte durano solo pochi giorni, non sono mai pensieri che durano tanto tempo..non so perchè. Io preferirei non avere mai più voglia di essere una mamma che soffrire così. Ma forse tutto ha un senso e siamo noi che non capiamo. Ti abbraccio forte!

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  6. Tesoro bello più di leggo più mi specchio. Notti insonni, gastriti, urla e schifo per la vita. Tutto visto, provato, superato... se come no te pareva è tornato. Un cerchio, un ciclo, non se ne esce. Ma che palle. So che dovrei scriverti cose come: ma no passerà tutto blablabla. Il punto è che io so di cosa si tratta e penso che certe volte un'esperienza condivisa è meglio di tante parole d'incoraggiamento al vento.
    Questo per dirti che no, non sei sola. In quelle notti ci sono anche io. E la prossima volta penserò anche a te. Me e te che ci stringiamo la mano, incazzate col mondo ma almeno non sole.

    Ti abbraccio, più forte che posso

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  7. sarebbe bello sì che tu stia bene. E' quello che possiamo soltanto augurarti sperando che possa essere davvero così.
    un abbraccio forte

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  8. Qualche anno fa guardavo reparto maternità. Poi ho smesso. Non è giusto infierire, abbiamo già la nostra dose quotidiana di tristezza e non serve aggiungerne altra. Ho imparato ad evitare le cose che so per certo mi faranno male. Non ho neanche più voglia di vedere film che so per certo mi faranno piangere.
    Dobbiamo cercare di sorridere di più Anna ed allontanare da noi tutto ciò che potrebbe farci smettere, tranne i nostri sogni naturalmente.
    Ti abbraccio

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  9. Grazie di essere passata cara, mi mancavi ;-)

    Ti stringo. Cavoli, questa notte dovrà pur finire.

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  10. Dai Anna.... dai in fondo poteva capitarti un concerto di Gigi D'alessio, o l'ultimo film di Belen... sarebbe stato molto peggio!!!! :D :D
    Un abbraccio...

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  11. ahia, brutta bestia la gastrite :-(
    Facciamo che io non sticco e tu non guardi i programmi splatter di donne partorienti, ok? ;-)

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  12. Ciao che bello risentirti! Ti scrivo...Igraine

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  13. Soffro di gastrite da talmente tanto che nemmeno me lo ricordo ...e anche d'insonnia, so esattamente come ti senti, parola dopo parola, di notte cerco degli horror per incanalare e vomitare paure, amarezze e tutto quanto ho "sullo stomaco"...so come ti senti e so che starai bene. Ti abbraccio, forte forte. Maria Grazia.
    PS ti scrivo che ormai settembre è finito e l'autunno è arrivato. Devi stare bene.

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grazie per essere qui.