lunedì 6 marzo 2017

Grazie

Il silenzio é d'oro.

Dopo anni di fiumi di parole e racconti dettagliati di ogni minuscolo pensiero che é passato nella mia testa, siamo nella fase B.
Non vuol dire che non ho più pensieri, modestamente ne ho di ancora più elaborati.
Ho molto da raccontare, da fermare per evitare si disperda tutto nell'oblio.
Ma ho scoperto che é il silenzio la mia terapia ora.
Dalla perdita delle mie origini, causa terremoto, in poi, ho conosciuto circa il doppio, no, il triplo delle persone che frequentavo prima. Rapporti chiamano altri rapporti. E il mio giro di conoscenze continua ad aumentare, insieme alle attività annesse e connesse. Ho capito quanto non ero aperta prima, e quanto lo sono ora.
E il riscontro, nonostante sia faticosissimo (perché per me i rapporti umani rimangono una priorità ) è quello di una vita molto intensa. Piena.
Dopo tanti anni, tutte le mie insicurezze si stanno facendo da parte e finalmente, ho il coraggio di raccontare chi sono, non solo su un blog.

È questo che più di tutto è prezioso oggi, perché mi da la giusta misura per affrontare questa vita  senza sentirmi "sbagliata".
Non sono arrivata, non si arriva mai.
Nemmeno dopo aver avuto un figlio.
Avere un figlio, ora lo so, non porta al completamento.
Mentre il processo di crescita che la maternità ti regala è un processo che esiste, se si riesce ad elaborarlo, oltre la presenza fisica di un figlio, se si riesce a riconoscerlo come opportunità.
Perché, nonostante la maggior parte delle persone pensi che bisogna passarci per saperlo, il cammino della maternità, porta una persona , che sia essa uomo o donna, all'elaborazione di domande che riguardano se stessi e alla ricerca di risposte, che io in questi anni ho cercato di darmi, grazie alla ricerca di una gravidanza e oltre la presenza fisica di mio figlio.
È un processo di crescita che ci sarebbe stato comunque? Vai a saperlo.

Io ringrazio i miei figli che mi hanno dato questa possibilità.
Ringrazio il mio compagno, che cammina con me, sempre.
Ringrazio chi passa di qui, anche se non vi conosco, perché ci siete sempre, nonostante questo silenzio che dura da tanto tempo.

Grazie.

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